Vi squilla il cellulare? Vi serve una licenza... secondo ASCAP
Pare che il senso del ridicolo (e quello della dignità personale e professionale) sia del tutto assente in certi ambienti. In quelli del Copyright più che in altri.
Come reagireste, infatti, se in un atto giudiziario (non, dunque, in un articolo giornalistico, in un'intervista, in un dibattito) trovaste scritto questo: "When a ringtone rings in "public", it is undeniably a "public performance as those terms are defined in the Copyright Act" (trad. "Quando una suoneria squilla in pubblico, si tratta innegabilmente di una pubblica esecuzione per come questi termini sono definiti nel Copyright Act")?
L'atto in questione, firmato dai legali di ASCAP (American Society of Composers, Authors and Publishers), è relativo ad una controversia con AT&T che ha del grottesco: si vorrebbe che i gestori di telefonia mobile pagassero non solo per consentire ai propri clienti di scaricare le suonerie, ma anche per il fatto che poi queste possano suonare in pubblico realizzando così una pubblica esecuzione del brano.
Secondo me occorrerebbe subito aprire un nuovo fronte.... cantare sotto la doccia a casa può anche andare bene, ma che uno canticchi facendo la doccia in spiaggia, dopo un rigenerante bagno in mare, mi pare assolutamente intollerabile... ce vò la licenza!
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