I Pirati svedesi e la lezione politica
Stando agli Exit Poll si profila un successo straordinario per il Partito Pirata svedese alle elezioni europee: 7,4% dei consensi.
Se il dato dovesse essere confermato, ci sarebbe un'importante lezione politica per i vari movimenti che si occupano di Rete e politiche della Rete (anche in Italia): le battaglie per un'Interntet libera e neutrale, per una revisione del sistema dei brevetti e del copyright, per un ambientalismo culturale, per l'innovazione tecnologica vanno condotte fuori dai partiti tradizionali e dalle tradizionali contrapposizioni.
Basta destra e sinistra quando si parla di Internet: non serve!
Per carità, nulla da dire sull'esperimento della candidatura di Alessandro Bottoni in Sinistra e Libertà, come indipendente. Alessandro è persona che conosco e che stimo profondamente per la sua correttezza e il suo carattere "spigoloso", così lontano da inutili buonismi. Se fosse stato nella mia circoscrizione l'avrei votato. Essendo candidato altrove, ho votato per un altro uomo di Rete, Marco Cappato (Lista Bonino/Pannella).
In entrambi i casi si sarebbe trattato e si è trattato di una soluzione di ripiego: vorrei uno spazio "politico" autonomo e nuovo.
C'è da lavorare e da rimboccarsi le maniche, ma l'età, almeno quella, è dalla nostra parte.
Etichette: elezioni europee, partito pirata, svezia
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