Remixo anch'io, no tu no, ma perchè? Perchè no!
La storia del Roma Europa Web Factory contest si arricchisce di sempre nuovi "particolari"... Se leggete questo blog ormai ben sapete che gli organizzatori hanno deciso di estromettere ogni attività di mashup, remix etc.
Quello che, invece, non avevo letto (se non fosse stato, ancora una volta, per la segnalazione di Salvatore Iaconesi) è la meravigliosa liberatoria che gli artisti sono tenuti a firmare se vogliono prendere parte al concorso.
In sostanza, per partecipare alla competizione bisogna cedere, a titolo gratuito ed in esclusiva, alla Fondazione RomaEuropa tutti i diritti sulla propria opera!!!
E infatti il partecipante dichiara:
"1) di cedere sin d'ora a Fondazione Romaeuropa Arte e Cultura con sede in Roma, via dei Magazzini Generali 20/A e a Telecom Italia S.pA., con sede in Piazza degli Affari, 2.20123, Milano (di seguito "i Promotori"), per tutto il mondo e senza limitazioni temporali, in via esclusiva, ogni e qualunque diritto di sfruttamento , in qualsiasi forma e con qualunque mezzo, presente e futuro, ed in particolare: di riproduzione, adattamento, pubblicazione, diffusione, esecuzione e rappresentazione in pubblico, comunicazione al pubblico, messa a disposizione del pubblico, distribuzione, traduzione, elaborazione, noleggio e prestito, dell’Opera che il/la sottoscritto/a caricherà sul Sito. Resta inteso che i suddetti diritti potranno essere esercitati direttamente dai Promotori ovvero da soggetti terzi autorizzati dai Promotori stessi; nel qual caso resta inteso che i Promotori potranno individuare tali soggetti terzi nonché negoziare e concordare autonomamente con detti terzi le condizioni per l'esercizio dei suddetti diritti, a propria discrezione.
...
5) di accettare che la presente dichiarazione liberatoria e la concessione dei diritti di cui sopra ai Promotori è a titolo assolutamente gratuito; pertanto il/la Sottoscritto non avrà nulla a che pretendere, ad alcun titolo, né dai Promotori né da alcun terzo da questa autorizzato, in relazione allo cessione dei diritti e/o allo sfruttamento o meno dell’Opera."
Però il vero capolavoro è al punto 4.
Ricorderete che l'articolo 8 del regolamento recitava: "Non è ammessa, da parte dei partecipanti, alcuna attività di mashup, remix ed ogni altro genere di manipolazione, in ogni caso le opere frutto di mashup, remix ed ogni altro genere di manipolazione non potranno in alcun modo partecipare al Concorso. In caso di controversia tra i partecipanti, farà fede la data dell'upload."
Ecco, il punto 4 della liberatoria/licenza che il "povero" partecipante al concorso si trova costretto a firmare recita:
"4) di autorizzare sin d'ora i Promotori- nonché i terzi autorizzati dai Promotori - ad utilizzare anche singole parti o frammenti dell’Opera nonché a rimontare l’Opera, in tutto od in parte, qualora ciò sia ritenuto opportuno dai Promotori o dai terzi per il migliore sfruttamento dell’Opera; in particolare il/la sottoscritto/a autorizza i Promotori a permettere eventuali interventi di mashup e remix sull’Opera rinunciando fin d’ora a qualunque tipo di risarcimento, indennità, rimborso".
Io remixo, tu no :-)
Io remixo, tu no :-)
Etichette: copyright, fondazione romaeuropa, freedom, remix
1 Commenti:
Viene da pensare che se avessero permesso il mash-up, non avrebbero potuto chiedere all'autore di cedere tutti i diritti. Cosa gli interessava di più tra le due?
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