Una class action contro il precariato nella scuola? Inammissibile
Qualche giorno fa il TAR Lazio (sentenza 26 settembre 2012 n. 8142) ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato da CODACONS, relativo ad un'azione collettiva in tema di efficienza della PA concernente il personale precario della scuole con la quale si chiedeva al Ministero della Pubblica Istruzione (previamente diffidato) l'adozione degli atti amministrativi generali in tema di assunzioni previsti dalla legge.
In particolare si chiedeva al Minisero di adottare i provvedimenti resi obbligatori dalla l. n. 333 del 2001, nel rispetto della direttiva comunitaria 1999/70 CE che impone, ogni anno, il completamento delle procedure di assunzione a tempo indeterminato e delle nomine dei supplenti entro il 31 luglio.
Il TAR, nel dichiarare inammissibile il ricorso, ha ricordato che la c.d. class action nei confronti della PA può essere esperita unicamente per la mancata emanazione di atti amministrativi generali obbligatori e non aventi contenuto normativo da emanarsi obbligatoriamente entro e non oltre un termine fissato da una legge o da un regolamento.
Nel caso di specie i Giudici investiti della controversia hanno sottolineato come mancasse totalmente una specifica norma di legge o regolamentare che imponesse al Ministero dell'Istruzione di adottare gli atti programmatici di indirizzo nei confronti dell’amministrazione periferica, volti a scongiurare il fenomeno del precariato nella scuola.
Etichette: class action, codacons, precariato, scuola, sentenza, tar lazio
2 Commenti:
Ciao Marco,
potresti aggiungere il gadget "cerca" nel tuo blog?
Dovrebbe essere in alto a sinistra ;)
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