Questo blog non è stampa clandestina
Come riferisce l'amico Fulvio Sarzana, ieri la Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio la condanna inflitta dalla Corte di Appello di Catania al giornalista e storico Carlo Ruta, reo, secondo i giudici siciliani, del delitto di stampa clandestina per aver omesso di registrare con le formalità previste dalla legge sulla stampa il proprio sito "Accadde in Sicilia".Una sentenza che già allora era apparsa agli addetti ai lavori priva di un solido fondamento.
Finalmente la Cassazione (peraltro, confermando il proprio costante orientamento su tale aspetto) ha messo la parola fine alla vicenda: Il fatto non sussiste.
Possono tirare un sospiro di sollievo i tanti blogger che quotidianamente contribuiscono a informare e sollecitare il dibattito pubblico: non siamo pericolosi criminali dediti a pubblicazioni clandestine.
Etichette: Caso, clandestina, ruta, stampa
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