mercoledì, agosto 24, 2011

L'attivismo digitale produce buoni frutti, ma ha bisogno di risorse: tu che fai?

Quando oggi pomeriggio ho pubblicato un post dedicato alla nuova legge sul prezzo dei libri che, dal primo settembre, impedirà agli store online di praticare in Italia la scontistica ritenuta più giusta (come un libero mercato vorrebbe) e li vincolerà a massimali di Stato (non più del 15% di sconto sul prezzo di copertina, salvo poche eccezioni), ho ricevuto tanti messaggi in privato che chiedevano di replicare la mobilitazione contro la delibera AGCOM, culminata nella Notte della Rete.Inserisci link
Ho pensato che fosse giusto rispondere pubblicamente, con una riflessione più ampia.

La delibera AGCOM e la legge sul prezzo dei libri sono due vicende emblematiche.

Nel primo caso, Agorà Digitale, AltroConsumo, ADICONSUM, ASSOPROVIDER con l'assistenza legale dell'amico Fulvio Sarzana si sono mobilitate, hanno investito tempo e risorse, riuscendo così a rompere il muro di indifferenza dei media tradizionali, a coinvolgere un numero elevato di interlocutori istituzionali, ad ottenere lo stralcio delle parti più pericolose del provvedimento.

Nel secondo caso, le lobby si sono mosse indisturbate, hanno potuto tessere la loro tela in silenzio, senza che nessuno si opponesse ad una legge sciagurata: risultato? Fra qualche giorno tutti noi pagheremo di più i libri online.

Qualcuno dirà: perchè non vi siete occupati anche di questo?

Facile: non avevamo le risorse economiche per farlo.

Non basta la buona volontà, non basta l'impegno (ai limite del commovente) di pochi, non basta il volontariato.

Non basta quando i tuoi avversari hanno budget cospicui da poter spendere per sostenere le proprie iniziative.

Abbiamo bisogno anche noi delle stesse risorse e potremmo averle, badate bene, se tutti quelli che della Rete hanno fatto componente attiva della propria esistenza fossero disposti a donare 1, 5 o 10 euro.

L'obiettivo ambizioso che come Agorà Digitale ci stiamo ponendo per l'immediato futuro è quello di avere risorse adeguate per poter tutelare in modo compiuto i diritti digitali in Italia.

Sono fermamente convinto che ce la faremo.

L'attivismo digitale è in grado di produrre buoni frutti, lo abbiamo dimostrato. La sua assenza produce solo frutti avvelenati.

Il nostro tempo è ora: tu che fai?


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