Ora che non è più di moda...
...e dunque se ne può parlare con più serenità.
Il problema è quello della rettifica delle notizie pubblicate in rete.
Qui Stefano Quintarelli fa una proposta e come giustamente conclude "il tema è importante, ha a che fare con diritti fondamentali. La tecnologia determina una discontinuità che, se guardiamo con gli occhi rivolti al passato, pone solo problemi da inseguire. In questo caso invece ci offre la possibilità di fare un passo avanti alla ricerca di un nuovo equilibrio tra la libera espressione delle idee e la tutela della reputazione".
C'è l'esigenza di un'effettività dell'istituto della rettifica che di certo non è assicutata dalle regole attuali, nè lo sarebbe operando una mera estensione di quelle già previste per la carta stamapata o per la televisione.
Perchè in Rete il problema non è tanto la notizia in sè, ma ciò che resta nei motori di ricerca una volta che la notizia si è diffusa urbi et orbi: che me ne faccio allora di una rettifica pubblicata con tutti i crismi, se poi cercando su Gooogle il risultato è sempre quello della notizia prima della rettifica perchè 10.000 blog hanno ripreso quest'ultima e non la successiva versione? Che me ne faccio una rettifica se non è in grado di avere un effetto virale?
Ambienti nuovi richiedono regole nuove.
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