Let's hack! Come riciclare un videogioco e diventare un pirata
Mi è capitato spesso di parlare, a lezione o durante i convegni, dell'enorme potenziale creativo liberato dalle nuove tecnologie e di come questo, nella maggior parte dei casi, si riveli confliggente con la normativa in materia di proprietà intellettuale. La conseguenza è che comportamenti, assolutamente inoffensivi, diventato illegali e chi li compie è tacciato di pirateria.
Su slashdot ho letto questo (e l'ho trovato entusiasmante):
"I bought a bunch of old Wing Commander games for Windows, but they use DirectDraw, which Microsoft has deprecated. They don't work too well under Windows 7, so I ended up reimplementing ddraw.dll using OpenGL to output the games' graphics. I wrote an article describing the process and all the fun workarounds I had to come up with, and released all related source code for others to hack on."
E' giusto che questo sia illegale? O è soltanto il frutto avvelenato di una legislazione proveniente da un'altra era e che non è mai stata adeguatamente ripensata per le nuove tecnologie?
Etichette: copyright, diritto d'autore, gaming, pirateria, videogiochi
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