Peccato che non le legga mai nessuno...
Dalla relazione conclusiva sull'indagine conoscitiva sull'informatizzazione nelle pubbliche amministrazioni (Prima Commissione Affari Costituzionali della Camera dei deputati):
"È stato inoltre segnalato dagli esperti che, quando acquista beni e servizi informatici, la pubblica amministrazione è spesso un contraente debole. Questo non perché manchino le norme, ma perché mancano gli strumenti operativi, gestionali e contrattuali attraverso i quali la pubblica amministrazione possa affermare una diversa posizione. Le imprese contrattano infatti attraverso contratti di adesione, e la pubblica amministrazione si trova spesso sotto questo profilo scoperta, perché le mancano le competenze giuridico-informatiche per controbilanciare la forza della controparte, con la conseguenza che, spesso, la pubblica amministrazione non riesce a far valere le norme scritte a suo favore".
e ancora,
"Le singole amministrazioni procedono nell'acquisto di servizi informatici per lo più in modo non coordinato, senza cioè una previa verifica di quanto fatto da altre amministrazioni pubbliche operanti nello stesso settore. Ciò concorre alla più volte rilevata mancanza di interoperabilità dei sistemi e quindi l'incomunicabilità dei dati e delle informazioni per via telematica".
Insomma, il problema è che spesso mancano le competenze e invece di colmare la lacuna si continua a produrre norme sull'Amministrazione Digitale, con l'ennesima riforma del relativo codice.
Occorre un cambio di mentalità e di persone. Le regole che ci sono vanno più che bene.
Etichette: amministrazione digitale, indagine conoscitiva, informatica, pubblica amministrazione
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