domenica, marzo 22, 2009

Let's talk about Fair Use

Francesco Magnocavallo di Blogo.it mi segnala questo interessante articolo del Los Angeles Times sul Fair Use.

La scorsa settimana, durante il South by SouthWest 2009, si è tenuta una conferenza nel corso della quale sono stati analizzati alcuni video generati dagli utenti per valutare quali, secondo due esperti legali, fossero da considerarsi "leciti", pur in assenza di autorizzazione dei titolari dei diritti.

Qualunque legale immagina già quale possa essere la valutazione finale: dipende.

Per ogni video (fatta eccezione, forse, per il primo selezionato, avente connotati spiccatamente politici) c'erano buone ragioni in un senso o nell'altro.

La considerazione che ne discende è che, se la legislazione pone l'intermediario - il gestore della piattaforma di hosting - in una posizione scomoda, in cui, nel dubbio, meglio rimuovere, ecco allora che, di fatto, anche quelle utilizzazioni rientranti nel concetto di "fair use" non hanno possibilità di sopravvivere.

E' un problema che fu sollevato anche da McCain nel corso dell'ultima campagna presidenziale americana, in una bella lettera a Google, la cui risposta fu, essenzialmente, "Lei ha ragione, facciamo tutto il possibile per prevenire gli abusi dei titolari dei diritti, ma la legge ci mette in una posizione scomoda".

In rete, la libertà di espressione è intermediata. Se non garantiamo gli intermediari, perdiamo quella libertà, senza bisogno di tirarla via da un testo di legge.

P.s. qualunque cosa ne pensiate dell'estensione del Fair Use, penso che concorderete sul fatto che quest'uomo è un genio :-)



BOOMBOX from Ely Kim on Vimeo.

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3 Commenti:

Alle 12:26 AM , Anonymous Anonimo ha detto...

mi ero perso l'articolo... tks.
un giorno ti giro una lista di utilizzi non commerciali attraverso beatpick. (almeno una decina al giorno). poi noi a campione andiamo a controllare che cosa è successo.(gli utenti ci lasciano email, nome e a volte una link al progetto). inutile dire che a volte non riusciamo neanche noi a capire se è commerciale o non commerciale. l'ultimo caso veramente dubbio è stato di una team di sviluppatori di un gioco online molto famoso che ha utilizzato un nostro brano per un video casalingo del loro team.. però alla fine del video c'è la pubblicità al gioco. ed il gioco è prodotto da una società no-profit. ma il team ha ricevuto ottimi funding da VC. il video è chiaramente lo-fi. ma il nostro musicista lo riteneva commerciale. noi (forse) no. la risposta? non so.
davide
beatpick

 
Alle 12:06 PM , Blogger Marco Scialdone ha detto...

Come sempre la realtà supera ogni congettura si possa fare :-)

Mi sento di condividere il vostro giudizio sul filmato in questione.

 
Alle 12:07 PM , Blogger Marco Scialdone ha detto...

Questo commento è stato eliminato dall'autore.

 

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