Bondi, la pirateria e un nuovo garante
Il Ministro dei Beni Culturali, Sandro Bondi, istituirà a breve, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, un tavolo tecnico contro la pirateria.
Stante quello che riferisce Milano Finanza, arriverà anche una nuova autorità di garanzia contro la pirateria online.
Va da sè che la pirateria, cioè lo sfruttamento su scala commerciale di opere dell'ingegno di cui non si detengono o di cui non sono stati corrisposti i relativi diritti, è un fenomeno da condannare senza riserva alcuna.
Il problema è che negli ultimi anni, complici campagne stampa ai limiti del terrorismo e un legislatore fin troppo accondiscendente, siamo diventati tutti un pò pirati. E questo non va bene.
Serve equilibrio tanto nel valutare lo scenario attuale, quanto nel proporre soluzioni.
Ora, se si costituisce un tavolo tecnico sulla pirateria e ci si "dimentica" di invitare una quasivoglia rappresentanza degli utenti della rete, di coloro che in prima persona hanno pagato e pagano per una caccia alle streghe che nulla ha a che fare con il rispetto dei sacrosanti diritti degli artisti e molto ha a che fare con gli interessi decadenti di un'imprenditoria incapace di relazionarsi con il nuovo, se ci si dimentica di fare questo, allora vuol dire che non si vuole affrontare seriamente il problema.
La storia insegna che chi si chiude all'interno del palazzo mentre fuori il popolo rumoreggia non ha poi alcun futuro da raccontare.
L'Associazione Scambio Etico ha scritto una lettera aperta al Ministro Bondi. Quella lettera so essere stata consegnata anche a Tullio Camiglieri, un giornalista di indubbio valore, per diversi anni capo della Comunicazione di Sky, chiamato a coordinare il tavolo tecnico istituito da Bondi.
Tullio Camiglieri faccia partire l'iniziativa con il piede giusto, dia il giusto valore alla lettera che ha tra le mani.
Bollare un'intera generazione come "pirata", quello si, sarebbe criminale.
Etichette: bondi, camiglieri, diritto d'autore, pirateria, scambio etico
1 Commenti:
già, il problema ora è che nessuno garantisce i diritti del cittadino/consumatore da un diritto che, da rimedio eccezionale e limitato a tutela degli autori è diventato un assoluto fuori il cui governo è fuori da ogni controllo della collettività e che comunque ha ormai poco a che vedere con la tutela degli autori o della creatività ....
buona domenica
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h.d.
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