domenica, febbraio 12, 2012

IMAIE: le ragioni della concorrenza





Sempre spulciando tra i documenti depositati in Commissione Industria del Senato sul decreto liberalizzazioni è possibile leggere (pag. 257) le ragioni che, già nel lontano 2004, avevano spinto l'Autorità Garante per la Concorrenza e del Mercato a chiedere un'apertura al mercato del settore dell'intermediazione dei diritti connessi.

Scriveva allora l'Autorità: "L’esistenza di un organismo di gestione collettiva di detti diritti - come già per i diritti di utilizzazione economica dell’autore - sembra trovare razionale giustificazione nell’esigenza di carattere generale di assicurare un adeguato livello di protezione ai titolari dei diritti connessi, evitando disparità di trattamento tra gli stessi. In tale contesto, tuttavia, risulta sproporzionata la previsione di un regime di intermediazione necessaria dell’IMAIE, rispetto al quale cioè non viene riconosciuta alcuna libertà di scelta in capo ai titolari dei diritti stessi. Vale, infatti, evidenziare che l’IMAIE svolge la funzione di intermediario collettivo necessario, attribuita allo stesso dalla legge n. 93/1992, indipendentemente dal conferimento di un espresso mandato in tal senso da parte dei titolari dei diritti di cui trattasi. Orbene, siffatta limitazione, determinata dalla mancata previsione della menzionata facoltà di scelta in capo ai singoli artisti, non appare, in realtà, sorretta da alcun interesse di portata generale tale da controbilanciare giustificatamente la compressione dei diritti di autodeterminazione ed autonomia negoziale propri della sfera giuridica del titolare dei diritti connessi. Ed appare, altresì, idonea a configurare una ingiustificata posizione di preminenza in capo all’IMAIE stesso. Sul punto, si ritiene, pertanto, opportuno garantire che sia tutelato l’interesse del titolare del diritto a determinarsi autonomamente circa le scelte di gestione dei propri diritti e, quindi, che sia salvaguardata la sua facoltà di decidere liberamente se ed eventualmente a quale intermediario affidare l’esercizio dei propri diritti, con particolare riferimento all’esercizio del proprio credito al compenso. Una revisione in tal senso dei profili sopra richiamati in relazione alla normativa in esame appare, dunque, più coerente con la disciplina posta a tutela della concorrenza sia per quanto riguarda le modalità di effettiva salvaguardia degli interessi degli artisti interpreti ed esecutori, sia per quanto riguarda la posizione dell’IMAIE nel settore in questione, atteso che le sue funzioni di intermediario sarebbero in tal modo conseguenza di un potere di rappresentanza di fonte volontaria. In conclusione, alla luce delle considerazioni sopra esposte, l’Autorità auspica una modifica in senso concorrenziale della esaminata normativa in relazione alla gestione dei diritti connessi degli artisti interpreti ed esecutori".

Continuando a leggere il dossier preparato dal servizio studi del Senato si comprendono poi le ulteriori motivazioni che hanno spinto il Governo a premere sulla liberalizzazione: "Che la raccolta dei compensi spettanti alla categoria - ai sensi della legge n. 633 del 1941 sul diritto d'autore - passasse obbligatoriamente per tale Istituto parve vistosamente in contrasto con la decisione della Commissione del 16 luglio 2008 relativa ad un procedimento ai sensi dell'articolo 81 del trattato CE e dell'articolo 53 dell'accordo SEE (Caso COMP/C-2/38.698 — CISAC): la Commissione europea in tale sede ribadì che l'attività di intermediazione dei diritti connessi al diritto d'autore è libera e che singoli ordinamenti nazionali non possono impedire ai titolari dei diritti la libertà di decidere liberamente a quale intermediario affidarsi".

Abbiamo già perso troppo tempo. Liberalizziamo ora, e non solo l'intermediazione dei diritti connessi. Aboliamo il monopolio SIAE.


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1 Commenti:

Alle 3:50 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

Gentilissimi,
avrei la necessità di inoltrarvi comunicato stampa relativo al “Business in rete”, ideato e realizzato da Officine Italiane Innovazione.

All’interno, oltre alla spiegazione del progetto, trovate anche tutti i dati relativi a Officine Italiane innovazione e alle ragioni che hanno portato a creare la prima videoconferenza imprenditoriale da seguire direttamente sul pc di casa o dell’ufficio.

Vi chiedo, cortesemente, di poter divulgare l’opportunità a disposizione di cittadini e imprenditori mediante i vostri canali di comunicazione.

Riteniamo che, anche tramite il Vostro aiuto, si possa creare una “rete” in grado di superare le difficoltà del momento.

Sono a Vostra disposizione materiale fotografico e infografiche per ampliare il contenuto del comunicato stampa.

Per ogni ulteriore riscontro pratico, Vi rimando all’indirizzo http://www.officineinnovazione.it/

Vi chiedo, cortesemente, un riscontro alla presente mail, nella speranza che possa essere positivo.

Se potete farmi avere un vostro indirizzo mail di riferimento avrete la possibilità di ricevere la cartella stampa con tutto il materiale.

Vi saluto e Vi ringrazio anticipatamente.

Alberto Terraneo

Ufficio Stampa Officine Italiane Innovazione
albertoterraneo@alice.it

 

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