Sostituire i timbri
L'Agenzia delle Entrate, in una recente risoluzione, ci ricorda che fare a meno di timbri e timbretti si può, anche ai fini fiscali. Perchè il timbro non è altro che un'informazione associata ad un'altra informazione e abbiamo le tecnologia per dematerializzarlo.
"In alternativa, si ritiene, tuttavia, ammissibile la procedura proposta dalla società interpellante, sempre che sia assicurata l’immodificabilità del documento originario (sottoposto a conservazione sostitutiva) e dei documenti informatici di timbratura ad esso correlati e, inoltre, sia garantita l’univoca correlazione tra i dati contenuti nei documenti di spesa e quelli riportati nei predetti timbri. In particolare, al fine di completare ciascuna fattura passiva – già conservata – con la relativa timbratura, il cessionario potrà emettere uno o più documenti informatici di timbratura, da collegare a ciascuna fattura già conservata, mediante apposizione del riferimento temporale e della firma elettronica qualificata, e da conservare ai sensi dell’articolo 3 del D.M. 23 gennaio 2004. A tal riguardo, si ricorda che il processo di conservazione dei documenti informatici termina con l’apposizione della marca temporale e della firma elettronica qualificata da parte del responsabile della conservazione"
Etichette: agenzia, conservazione, dematerializzazione, entrate, sostitutiva, timbro
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