venerdì, febbraio 15, 2008

Quella strana legge sui pc senza memoria (ovvero, la dura vita del legislatore)

Lo scorso 6 febbraio è stata pubblicata in G.U. la legge 16 gennaio 2008, n. 16, recante: "Modifica all'articolo 32 della legge 3 febbraio 1963, n. 69. Introduzione dell'uso dell'elaboratore elettronico (personal computer) nello svolgimento della prova scritta dell'esame di idoneita' professionale per l'accesso alla professione di giornalista".

La legge da ultimo richiamata all'art. 1, comma 1, così recita:

1. All'articolo 32 della legge 3 febbraio 1963, n. 69, e' aggiunto, in fine, il seguente comma:«Per lo svolgimento della prova scritta e' consentito l'utilizzo di elaboratori elettronici (personal computer) cui sia inibito l'accesso alla memoria secondo le modalita' tecniche indicate dal Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti, sentito il Ministero della giustizia»

Scritta così sembrerebbe che l'accesso alla memoria è inibito e il Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti è chiamato a dettare le modalità tecniche che rendano operativa tale inibizione.

Pur non essendo un informatico, non credo che un pc possa funzionare se ne sia inibito l'accesso alla memoria.

Sulla formulazione di questa disposizione (ancora in fase di approvazione) aveva ironizzato Manlio Cammarata, dalle colonne di Interlex, qualche tempo fa.

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