Conversazioni casuali (ovvero, non ricordo mai i nomi delle persone)
Giovedì sono stato al seminario organizzato dalla Fondazione Bordoni "Incontro con Leonardo Chiariglione sul tema Digital Rights Management".
Chiariglione (impeccabile relatore, davvero) ha illustrato il progetto DMIN per un drm interoperabile cui lavora ormai da qualche anno.
Ho ascoltato con attenzione, aiutandomi con le slide gentilmente distribuite all'ingresso. Più andava avanti, più mi chiedevo "bello, interessante, ma in tutto questo sistema che fine fanno il pubblico dominio e le utilizzazioni libere?".
Così quando ha terminato ed è stata data la parola alla platea gliel'ho chiesto.
Sul primo punto la risposta è stata che il progetto DMIN non si è formalmente espresso sul tema ma che per lui (precisando che parlava a titolo personale) la sopravvivenza del pubblico dominio, in un mondo dominato dai DRMS, dovrebbe essere garantita dalle biblioteche.
Sul secondo punto... o non ho capito la risposta o non c'è stata.
Coffee break
Accidenti non ricordo i nomi... comunque vengo avvicinato da una gentilissima signora dei Beni Culturali che mi dice "ha proprio ragione sa? A noi ormai rifilano materiale protetto che fra dieci anni sarà inutilizzabile". Chiacchieriamo amabilmente di biblioteche, digitalizzazione, articoli da scrivere e dentro di me penso "ecco perchè trovo così affascinanti queste tematiche".
Scambio punti di vista con un collega dell'Università di Siena (si presenta lui perchè ha sentito che sono di Frontiere Digitali) sul comma 1-bis dell'art 70 lda, finiamo per parlare di Lessig e del fatto che ha deciso di spostare la sua attenzione dal copyright alla corruzione politica. Conveniamo che più che cambiare tematica ha semplicemente "alzato il tiro".
Trovo il mio amico Telesio Perfetti (che nel frattempo si era defilato) al buffet... giusto... è il coffee break :-)
Chiariglione (impeccabile relatore, davvero) ha illustrato il progetto DMIN per un drm interoperabile cui lavora ormai da qualche anno.
Ho ascoltato con attenzione, aiutandomi con le slide gentilmente distribuite all'ingresso. Più andava avanti, più mi chiedevo "bello, interessante, ma in tutto questo sistema che fine fanno il pubblico dominio e le utilizzazioni libere?".
Così quando ha terminato ed è stata data la parola alla platea gliel'ho chiesto.
Sul primo punto la risposta è stata che il progetto DMIN non si è formalmente espresso sul tema ma che per lui (precisando che parlava a titolo personale) la sopravvivenza del pubblico dominio, in un mondo dominato dai DRMS, dovrebbe essere garantita dalle biblioteche.
Sul secondo punto... o non ho capito la risposta o non c'è stata.
Coffee break
Accidenti non ricordo i nomi... comunque vengo avvicinato da una gentilissima signora dei Beni Culturali che mi dice "ha proprio ragione sa? A noi ormai rifilano materiale protetto che fra dieci anni sarà inutilizzabile". Chiacchieriamo amabilmente di biblioteche, digitalizzazione, articoli da scrivere e dentro di me penso "ecco perchè trovo così affascinanti queste tematiche".
Scambio punti di vista con un collega dell'Università di Siena (si presenta lui perchè ha sentito che sono di Frontiere Digitali) sul comma 1-bis dell'art 70 lda, finiamo per parlare di Lessig e del fatto che ha deciso di spostare la sua attenzione dal copyright alla corruzione politica. Conveniamo che più che cambiare tematica ha semplicemente "alzato il tiro".
Trovo il mio amico Telesio Perfetti (che nel frattempo si era defilato) al buffet... giusto... è il coffee break :-)
Etichette: chiariglione, fondazione bordoni, seminario
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