Senza pirati che cultura è?
Riprendo il titolo del bellissimo articolo di Giambernardo Piroddi su E-Polis Roma di oggi, in cui l'autore partendo dal recente volume di Clinton Heylin "So long as men can breathe: the untold story of Shakespeare's Sonnets", evidenzia come la storia della letteratura sia costellata di provvidenziali atti di pirateria, grazie ai quali l'umanità tutta ha potuto godere di opere che altrimenti sarebbero rimaste chiuse nel cassetto.
Dai Sonetti di Shakespeare all'Eneide di Virgilio, dalle Opere di Kafka a quelle di Cervantes... niente sarebbe arrivato ai nostri occhi se non fosse stato per l'opera di pirati del tempo che, contro la volontà degli stessi autori, pubblicarono abusivamente quei manoscritti.
Come dire... i pirati sono sempre esistiti ... e ieri come oggi... hanno fatto meno danni di quello che si andava (e si va) blaterando in giro.
Dai Sonetti di Shakespeare all'Eneide di Virgilio, dalle Opere di Kafka a quelle di Cervantes... niente sarebbe arrivato ai nostri occhi se non fosse stato per l'opera di pirati del tempo che, contro la volontà degli stessi autori, pubblicarono abusivamente quei manoscritti.
Come dire... i pirati sono sempre esistiti ... e ieri come oggi... hanno fatto meno danni di quello che si andava (e si va) blaterando in giro.
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