Buone nuove dal Parlamento Europeo
Oggi il Parlamento Europeo ha dato prova di equilibrio. Visto che l'argomento è Internet c'è da rallegrarsi, considerate le stravaganti proposte (Carlucci, D'Elia, Levi) dei politici nostrani che rispetto alla Rete nutrono sospetti e timori.
Al contrario il Parlamento Europeo, approvando con 481 voti favorevoli, 25 contrari e 21 astensioni la relazione di Stavros LAMBRINIDIS (PSE, EL), ha affermato che Internet "dà pieno significato alla definizione di libertà di espressione" sancita dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e "può rappresentare una straordinaria opportunità per rafforzare la cittadinanza attiva".
Significativo, altresì, il passaggio in materia di proprietà intellettuale perchè espressione di quel sacrosanto contemperamento di interessi cui ogni buona legislazione su queste tematiche dovrebbe tendere. Il Consiglio è stato, infatti, invitato ad adottare una direttiva sulle misure penali finalizzate al rispetto dei diritti di proprietà intellettuale, vietando al contempo, il controllo e la sorveglianza sistematici di tutte le attività degli utilizzatori su Internet e garantendo che le sanzioni siano proporzionate alle infrazioni commesse.
Il Parlamento non ha mancato di stigmatizzare "talune eccessive restrizioni di accesso instaurate dagli stessi titolari di diritti di proprietà intellettuale" che finiscono per tradursi in forma di restrizione della libertà di espressione di terzi.
Etichette: europa, internet, parlamento, proprietà intellettuale
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