mercoledì, gennaio 07, 2009

Facebook , le foto, il diritto all'immagine e beata l'ignoranza...

Il caso degli infermieri dell'ospedale Le Molinette di Torino, che pubblicavano su Facebook foto di pazienti ed altre amenità, ha messo in luce un (vecchio) problema di percezione delle proprie azioni quando i loro effetti si esplicano in rete.

Daniele Minotti fa alcune osservazioni a riguardo che condivido in pieno: "bisogna che la gente capisca, una volta per tutte, che su Facebook è, praticamente, tutto walled, tutto visibile, per tutti. E questo la maggior parte della gente non lo sa oppure non se ne rende conto".

Guardando al fenomeno delle foto pubblicate, taggate, commentate è possibile, a mio avviso, fare un parallelo con quanto capitato anni fa con la musica.

La gente caricava sui propri spazi web (artigianali pagine in html) decine e decine di album: erano tutti album regolarmente acquistati, in molti casi passati in digitale dal vinile. Non si aveva la percezione di una condotta non consentita.

Oggi succede lo stesso con le immagini, con l'aggravante di una tecnologia che rende estremamente più facile l'operazione.

Accade con il diritto all'immagine quello che è accaduto con il diritto d'autore: chi ne conosceva l'esistenza prima dell'avvento di Internet? Si tratta di norme, le une e le altre, per lungo tempo lontane dalla gente comune... loro non si occupavano della gente comune e la gente comune non si occupava di loro.

Poi, il copyright è entrato nelle nostre case e le persone hanno capito che non si può caricare la propria collezione di cd sul proprio sito. Magari continuano a farlo, ma sanno che non si può fare.

Succederà lo stesso con le foto sui siti di social networking, c'è da scommetterci.

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14 Commenti:

Alle 5:01 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

Sono perfettamente in linea col tuo pensiero e con quello di Daniele, ma...
La questione della possibilità o meno di pubblicare delle immagini la gente se la pone spesso, si guardi ai forum o ai newsgroup ad esempio, e da più di un paio d'anni. Basta farsi un giro tra quelli di fotografia: "ho fatto delle foto alla Robert Doisneau, dite che posso metterle senza problemi sul mio blog/sito?". E quanti si chiedono e chiedeno se lo stesso Doisneau avesse adempiuto a tutti gli obblighi previsti dalla tutela dell'immagine altrui, quale che fosse...
Temo che il diritto dell'immagine sia già "eccesso", per usare parole tue :), e lo sia diventato anche prima della diffusione di internet. Un giro tra le pronunce in materia permette di rendersene conto.
Inoltre, considerazione personale, per l'immagine non ci sono gli stessi problemi interpretativi che ci sono per il diritto d'autore, e la complessità che può aver introdotto la rete è di certo molto minore in questo senso. Codice civile e leggi speciali (LDA) sono abbastanza completi in questo senso. Ciò che al massimo può avere contorni sfumati è il diritto di cronaca, che come sappiamo non è appannaggio dei soli giornalisti, ma che certo, ad esempio, non può essere invocato su un wall di facebook!
Io credo che la gente già lo sappia e più semplicemente pensi "ma non è a me, io non faccio niente di male", per non dire altro ...
Adriana

 
Alle 5:16 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

Ehm, mi sono accorta di non aver spiegato il perchè secondo me è eccesso.
Troppo spesso mi sono capitate richieste di risarcimento per violazione di diritto dell'immagine.
Tralasciando considerazioni sul fondamento di tali richieste, il diritto dell'immagine è diventato un facile pretesto, senza nulla togliere alla sua effettività
Adriana

 
Alle 5:44 PM , Blogger Marco Scialdone ha detto...

La mia idea è che chi pubblica su facebook foto che ha scattato magari ad una festa a casa propria pensa, erroneamente, di essere in pieno diritto di farlo e, usando il buon senso, di non fare nulla di male...

Il problema del consenso della persona ritratta e il problema delle licenza che su quelle immagini automaticamente facebook acquisisce non credo vengano presi in considerazione da molti di quelli che su FB pubblicano di tutto.

IMHO

Grazie per l'interessante contributo alla discussione!

 
Alle 6:03 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

Posso continuare? :)

 
Alle 6:13 PM , Blogger Marco Scialdone ha detto...

Devi continuare! :-)

 
Alle 7:47 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

Ecco :)
La notte di capodanno eravamo in 24: 10 compattine digitali, due reflex entry level, una reflex professionale, 24 + tot telefonini con fotocamera incorporata fra cui, ad essere parchi, almeno il 50% aveva una risoluzione maggiore di 3mp (il tot è riferito a chi ha due telefonini). Quasi ad ogni scatto seguiva la frase "poi mi dai il tuo contatto, perchè non ti ho fra gli amici".
FB è il fenomeno del momento ... "nessuno si senta escluso".
Flickr esiste dal 2002. Aprendo la pagina principale oggi mi viene fuori "4.047 upload nell'ultimo minuto; 3.958 contenuti provvisti di tag "vecchio"; 2,4 milioni di contenuti provvisti di tag nell'ultimo mese"
Io credo che non si debba essere addetti ai lavori per conoscere e comprendere il significato di queste parole. "vecchio" ritengo presupponga l'immagine di un soggetto, e così via.
Flickr (anche questo dovrebbe essere patrimonio comune ormai, almeno per gli utenti della rete) da la possibilità di aprirsi un blog fotografico, con la possibilità di inserire commenti, tag, immagini, da qualche mese anche video.
FB ti chiede che tu abbia tutti i diritti prima di farti caricare una foto. Flickr, almeno nelle prime versioni, non lo chiedeva.
Poi c'è picasa, poi c'è panoramino ...
E' così facile avere accesso alle immagini di chiunque, e non da quando c'è FB.
Ma Fb fa notizia, adesso, e la possibilità di caricare foto fa notizia, adesso. Pare che si siano svegliati tutti ora, non sembra anche a te!
Al punto da creare una cause per far togliere le foto dei bambini da Facebook per impedire ai pedofili di profittarne ... come se i pedofili fossero stati fino ad ora ad aspettare un social network! Ma questa è un'altra storia
Gli infermieri che pubblicano un ubriaco (ed è pura goliardia, non ignoranza IMHO, ma ci arrivo) finiscono sui quotidiani nazionali oggi (ieri).
Virgin Mobile ha realizzato tutta una campagna pubblicitaria con la foto di una ragazza presa da flickr, passando poi (giustamente) i guai (tra l'altro c'erano implicazioni di CC nella questione) ... e questa magari è notizia che conoscono solo gli addetti ai lavori che a mio parere non avrebbe dovuto rimanere solo tale, ma non faceva tanta notizia.
Ma ripeto, quando carichi una foto su facebook, qualsiasi sia il contenuto, ti chiede se hai tutti i diritti necessari.
Non bisogna essere laureati in giurisprendenza per porsi quantomeno la domanda del "che cosa significherà?". Ma io credo, ritengo, che i più lo sappiano ... e se ne freghino.
E' gogliardia, non è ignoranza.
Si è superficiali con le infermiere che fumano in corridoio, perchè non si pensa alla legge che lo vieta (accordo comunque in quell'area dell'ospedale perchè la maggior parte fuma, per cui io ti fotografo non pensando che stai facendo una cosa vietata)
Oltre all'immagine del soggetto, un'ubriaco steso sul lettino è un dato sensibile (condizioni di salute), ed il trattamento dei dati sensibili sono cose che medici ed infermieri studiano per raggiungere il posto che ricoprono.
E' gogliardia.
Per le immagini delle persone "normali" ... il consenso? Beh, tu m'insegni che può essere anche tacito :). Certo, circostanziato, ma al mio capodanno, per dirne una, quale avrebbe potuto essere la circostanza se non il fenomeno del momento?
Sulla licenza che FB acquisisce su quelle immagini se ne può parlare, anche "gli addetti ai lavori" ne sanno poco spesso. Ma sul fatto che la maggior parte della gente non sappia cosa sia l'immagine nutro i miei forti dubbi, motivati anche da episodi cui ho assistito che vanno oltre la rete ed internet.
Tuttalpiù ... è che non glie ne importa!
Adriana

 
Alle 7:51 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

accidenti, l'ho scritto perfino due volte e non posso spacciarlo come un refuso goGliardia! :))
vale l'attenuante di essermene accorta subito? :)

 
Alle 8:01 PM , Blogger Marco Scialdone ha detto...

Che bella discussione, Adriana... per questa avremmo di sicuro perso un altro treno!

E' vera l'analisi che fai sulla "non-novità" del fenomeno, ma secondo me sottovaluti che lo stesso comportamento assume rilevanza differente a seconda della tecnologia o della piattaforma.

Facebook, a differenza di Flickr, è, a mio avviso, una perfetta piattaforma universale in cui la tecnologia ti consente in modo estremamente facile di continuare a "parlare" usando simboli diversi dalle lettere dell'alfabeto.

E ti consente di parlare al mondo, avendo la percezione di parlare ai tuoi cari.

Questo a mio avviso è ciò che falsa i comportamenti e li amplifica.

Le persone mostrano le foto agli amici... peccato che su FB siamo tutti amici (gli infermieri volevano scherzare tra loro e, secondo me, pensavano sul serio di farlo.. che rimanesse "tra amici").

Sul consenso della persona ritratta... è vero può essere tacito :-) ma può essere anche tacitamente limitato :-) Magari ti ho dato il consenso a pubblicarla sulla bacheca del lavoro e non su un sito internet :-)

L'episodio Virgin è emblematico da questo punto di vista ed è proprio un bel caso... tant'è che l'ho usato proprio in un incontro in cui si parlava di Flickr :-)

 
Alle 8:16 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

Beh, ci sarebbe anche il caso di Adam Curry di cui parlare in un incontro su Flickr ...
Il diritto dell'immagine è stata forse la prima cosa che mi ha affascinato nella mia professione, al punto da inserirla come relazione semestrale quando facevo pratica pur non avendo MAI seguito durante la pratica qualcosa di inerente a questa materia. Inventai, ma mi piaceva troppo, ed infondo chi se ne poteva accorgere: dovevamo parlare di una caso che avevamo seguito durante la pratica senza fare nomi delle parti per questioni di privacy :)

Per il consenso, beh ho fatto l'esempio calzante del mio capodanno: sai quante foto di me ci saranno in giro ... ma non le hanno pubblicate miei amici :P però dove altro sarebbero potute finire quelle foto?

essì, mi sa che lo avremmo perso un altro treno ... ma ci sarà occasione :)

 
Alle 3:57 AM , Anonymous Luigi marchi ha detto...

Salve,interessante diuscussione,ma in pratica,se mai la mia immagine venisse pubblicata su un social network senza il mio consenso,che diritti avrei di farla togliere=?anche se il mio nome non apparisse?grazie mille

 
Alle 6:00 PM , Blogger Marco Scialdone ha detto...

Ciao Luigi,

in linea di massima l'art. 96 l.d.a. richiede il consenso della persona ritratta e quindi laddove questo mancasse e non fosse rinvenibile neppure un consenso tacito, avresti diritto di chiedere la rimozione dell'immagine tanto a chi ha materialmente caricato la foto quanto al gestore della piattaforma che la ospita.

Non rileva il fatto che il tuo nome non appaia, purchè tu sia riconoscibile nella foto.

M.

 
Alle 12:42 AM , Anonymous Luigi marchi ha detto...

Grazie mille!

 
Alle 5:03 PM , Blogger sparviero476 ha detto...

se dovvessero taggare una mia foto o quella di un mio parente gli mangio la casa

 
Alle 1:20 PM , Blogger Unknown ha detto...

Interessante argomento. Ne vorrei porre uno leggermente diverso. Un imprenditore agricolo decide (o riesce) a farsi fare un servizio televisivo facendo le riprese in un punto della vallata di proprietà altrui (tanto il suolo realmente occupato quanto le terre realmente riprese), e per di più spacciandolo come proprio. Tutto ciò senza nemmeno aver "gentilmente" richiesto il permesso ad i reali proprietari. Che diritti posso vantare questi ultimi?

 

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