Copyright: arriveremo alla modica quantità per uso personale
Via facebook apprendo della vicenda capitata a Bryan McCarthy (arrestato) e al suo sito channelsurfing.net (messo sotto sequestro).
Il sito in questione si limitava a linkare ad una serie di risorse presenti in rete e che consentivano la visione di spettacoli di intrattenimento e sportivi trasmessi da emittenti americane.
Non ospitava, nè riproduceva alcun materiale.
Per quanto irragionevole possa apparire, è un approccio seguito anche dalla nostra giurispriudenza come insegnano i casi Calciolibero-Coolstreaming (in sede penale) e TV gratis (in (sede civile).
Il problema, a mio avviso, è che (al di là del dato meramente giuridico) la condotta contestata è quella tenuta praticamente da ogni utente della rete: questo blog, ad esempio, ha numerosi link a risorse che sono sul web in modo "abusivo" e non perchè io sia un pericoloso criminale ma solo perchè la normativa in materia di diritto d'autore è così "invadente" da rendere illecito praticamente ogni uso abilitato dalle nuove tecnologie anche in assenza di qualsivoglia offensività economica.
Viene, allora, da chiedersi se tra la punibilità e la non punibilità vi sia un elemento del tutto estraneo alla legge: il numero dei link.
Se ce ne sono troppi, diventi un pirata incallito. Se ne fai un uso modico, nessun problema.
Finirà che i futuri interventi in materia di copyright si ispireranno alla normativa in materia di sostanze stupefacenti.
Etichette: arresto, copyright, diritto d'autore, sequestro
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