Si riesce ancora a ragionare serenamente... a volte
Stefano Quintarelli offre "due brevi riflessioni sulla vicenda Google e non sulla sentenza": leggendo il post si riesce a recuperare ottimismo sulla capacità della blogosfera italiana di ragionare serenamente sull'accaduto.
A tal proposito consiglio la lettura di questo post di Eugenio Prosperetti che spiega molto bene per quale motivo (anche normativo) USA e UE hanno due approcci diversi rispetto ai contenuti immessi in rete.
Infine e con dispiacere: le ultime vicende dimostrano che, almeno in Italia, Internet non è vissuta diversamente dalla televisione. L'approccio è caratterizzato dalla stessa identica passività nella ricezione dell'informazione, solo che invece di dire "Ma come, l'ha detto la TV" si dice "Ma come, non l'hai letto il blog di tizio?".
Andarsi a cercare le informazioni da soli e alla fonte costa fatica e soprattutto richiede competenza (soprattutto quando si affrontano argomenti di una certa levatura): meglio la pappa pronta.
Etichette: blog, blogosfera, caso google, google, prosperetti, quintarelli
1 Commenti:
bisognerebbe educare alla curiosita' gia' dalla scuola. (i genitori sono troppo pigri...:-)
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