Parlando ancora di PEC
Visitando il sito del Ministero per la pubblica amministrazione e l'innovazione ho avuto un sussulto.
Dopo mesi di sollecitazioni, finalmente ho visto campeggiare sulla homepage un piccolo logo "Posta elettronica certificata". "Finalmente!" mi sono detto "Anche il Ministro Brunetta, alfiere della Posta Elettronica Certificata, si è ricordato di adempiere all'obbligo previsto dall'articolo 34 della legge 69/2009"
Purtroppo il mio entusiasmo si è subito spento.
Se si clicca sul logo si accede ad una pagina in cui si legge (roba da dare una capocciata al muro per la frustrazione) che "Il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione Renato Brunetta ha presentato oggi a Palazzo Vidoni la Posta Elettronica Certificata (PEC), uno strumento innovativo che la Pubblica Amministrazione mette a disposizione dei cittadini, delle istituzioni e delle imprese per migliorare i servizi e agevolare la vita di tutti i giorni".
Brunetta presenta la PEC? Cioè l'ha inventata lui (...mi ricorda tanto l'imitazione di Pippo Baudo... "Fiorello l'ho inventato io")? Una cosa che esiste dal febbraio del 2005 ed è in commercio dalla fine dello stesso anno viene presentata come strumento innovativo?
Fra poco scopriremo che neppure il web esisteva prima di Brunetta.
Una cosa è certa: lo strumento è talmente innovativo che quale sia la casella PEC di Brunetta nessuno lo sa e, soprattutto, nessuno sa quale sia la casella PEC istituzionale del suo Ministero.
PEC per tutti (gli altri).
P.s.: qui trovate la traccia del mio intervento al DAE 2009. Domenico Condello, bontà sua, mi ha chiesto di ripeterne i contenuti e rinnovare il dibattito, in un convegno che l'Associazione Avvocati per l'Europa dedicherà al tema il prossimo 29 ottobre.
Etichette: amministrazione digitale, brunetta, pec
1 Commenti:
quello che stavo cercando, grazie
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