Sempre sul dovere di rettifica per i siti informatici (Ddl intercettazioni)
Su IusSeek viene riportato uno stralcio tratto dalle schede di lettura del Ddl intercettazioni, predisposte dall'ufficio studi del Senato.Interessante la parte relativa alla questione del dovere di rettifica per i siti informatici, laddove si indica quanto affermato dalla IX Commissione della Camera dei Deputati, già in data 18 febbraio 2009:
"La IX Commissione della Camera dei deputati, considerato che la disposizione in esame estende ai siti informatici le procedure di rettifica delle informazioni ritenute non veritiere o lesive della reputazione dei soggetti coinvolti, "osservato che tale previsione, in quanto riferita ad un termine generico come "siti informatici", sembra porre l'obbligo di rettifica a carico, piuttosto che degli autori dei contenuti diffamatori, dei gestori di piattaforme che ospitano contenuti realizzati da terzi, che, in considerazione del volume dei contenuti ospitati dalla piattaforma, non sarebbero in grado di far fronte a tale obbligo", ha espresso parere favorevole a condizione che il riferimento ai "siti informatici" sia sostituito da "giornali e periodici diffusi per via telematica e soggetti all'obbligo di registrazione di cui all'articolo 5"
Dunque delle due l'una: o ci troviamo di fronte ai censori più scemi del mondo o, con maggiore probabilità, a un piccolo equivoco, sanabile in via interpretativa.
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