Storie di bollini, manuali e ironiche coincidenze...
Ricorderete senz'altro la travagliata vicenda (comunitaria e nazionale) del bollino SIAE: con pronunciamento della Corte di Giustizia Europea del novembre 2008, era stata affermata la necessità per il giudice nazionale di disapplicazione delle disposizioni interne che impongono l'obbligo di apporre sui supporti il bollino SIAE in vista della loro commercializzazione.
Alla sentenza sopra citata, avevano poi fatto seguito numerose sentenze della Corte di Cassazione nelle quali si era potuto leggere a chiare lettere come fosse da ritenersi "vanificata la rilevanza penale di tutte le fattispecie che includono come elemento costitutivo della condotta tipica il contrassegno SIAE".
La SIAE a questo non si è mai rassegnata.
Sebbene, in forza della sentenza della Corte di Giustizia Europea, il contrassegno su supporti audiovisivi, software, banche dati, al momento, non sia di fatto pìù obbligatorio, la SIAE informa dell'accordo raggiunto con UNIVIDEO per facilitare l'acquisizione dei contrassegni.
Si legge nel comunicato: "...alcune imprese di duplicazione (i cosiddetti replicatori), in possesso di specifici requisiti, otterranno dalla Siae stock di contrassegni semipersonalizzati per i produttori che ne faranno richiesta. Grazie a questa innovazione è possibile agevolare le operazioni di commercializzazione eliminando anche i tempi di attesa per la richiesta dei contrassegni. Questo nuovo servizio semplifica ulteriormente le procedure per permettere ai produtttori di supporti di operare in maniera più rapida e economica".
Ora che la SIAE faccia finta di nulla e proceda come se quell'obbligo sussista non mi meraviglia.
La cosa divertente è che per una ironica coincidenza nella homepage del sito risultano affiancate queste due notizie (v. immagine)
Chissà se in occasione della presentazione del "Manuale di diritto dell'Unione Euoropea" gli autori del testo avranno modo di parlare del rapporto tra ordinamento comunitario ed ordinamento interno e del ruolo della Corte di Giustizia Europea.
Si legge nel comunicato: "...alcune imprese di duplicazione (i cosiddetti replicatori), in possesso di specifici requisiti, otterranno dalla Siae stock di contrassegni semipersonalizzati per i produttori che ne faranno richiesta. Grazie a questa innovazione è possibile agevolare le operazioni di commercializzazione eliminando anche i tempi di attesa per la richiesta dei contrassegni. Questo nuovo servizio semplifica ulteriormente le procedure per permettere ai produtttori di supporti di operare in maniera più rapida e economica".
Ora che la SIAE faccia finta di nulla e proceda come se quell'obbligo sussista non mi meraviglia.
La cosa divertente è che per una ironica coincidenza nella homepage del sito risultano affiancate queste due notizie (v. immagine)
Chissà se in occasione della presentazione del "Manuale di diritto dell'Unione Euoropea" gli autori del testo avranno modo di parlare del rapporto tra ordinamento comunitario ed ordinamento interno e del ruolo della Corte di Giustizia Europea.
Etichette: bollino, diritto d'autore, siae
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