FIMI, Creative Commons e le classifiche d'autore
In particolare si legge nel comunicato: "Dall’inizio del 2009 le charts dei dischi più venduti di FIMI, disponibili su www.fimi.it saranno diffuse tramite le licenze Creative Commons per quanto riguarda l’utilizzo su siti personali degli utenti della rete internet. Non solo, FIMI renderà disponibile un widget gratuito da includere nei siti personali degli utenti".
L'iniziativa è assai meritoria e rappresenta un segnale importante: il fatto che la Federazione dell'Industria Musicale Italiana attribuisca valore alle licenze Cretive Commons e, dunque, comprenda la necessità di un approccio meno integralista al diritto d'autore, quanto meno nei contesti "non-commerciali", va salutato con viva soddisfazione.
Altrettanto importante è ricordare che non c'è bisogno di alcuna licenza Creative Commons per pubblicare sul proprio sito che "nella settimana tra il 14 e il 20 novembre, "Novembre" di Giusy Ferreri è al primo posto nel digital download".
I dati e le informazioni, di per sè, non sono oggetto di tutela sulla base della Legge sul Diritto d'Autore.
La loro organizzazione in una banca dati o la loro rappresentazione in modalità creative, senz'altro si.
Etichette: copyright, creative commons, diritto d'autore, fimi
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