mercoledì, ottobre 01, 2008

Degradazione per sovrapposizione di corpi


Oggi, in lista Frontiere Digitali, è passata un'email molto interessante di Salvatore Iaconesi (AKA XDXD) su un'opera d'arte alquanto singolare "La degradazione per sovrapposizione di corpi" (in alto il filmato).

Riporto una buona parte del testo (previo consenso dell'autore :-) ) perchè mi ha molto colpito. Buona lettura!

"l'idea di DpSdC si muove in due direzioni. Da un lato la creazione di accesso alla tecnologia e agli scenari chequesta apre. Il "do it yourself" sostenibile era enormemente apprezzato:9 euro di webcam, un software facile facile e, oltretutto, scaricabile, commentato, con dietro un indirizzo di email che, se proprio non riescia compilartelo da te, ti da pure una mano.
Le persone, abituate a percepire la "necessità" di comprarsi l'iphone, la playstation o il navigatore satellitare più aggiornato, erano felicissime di vedere percorsi più sostenibili, di poterli usare e dipoterne dialogare apertamente.
Le menti si aprivano realmente: c'era chi voleva fare la versione di DpSdC per bambini, per insegnare l'arte, per far venir voglia al marito di ramazzare per terra, per inventarsi qualcosa o, magari, un lavoro o una professionalità (era questo, ad esempio, il caso di alcuni visitatori che ci sono venuti a trovare e che si occupano di teatro, di fotografia, di cinema, o che hanno pensato di creare opportunità e dispirazione in situazioni di lotta sociale come occupazioni e collettivi di varie tipologie).
Dall'altro lato la creazione di uno strumento per coinvolgere emozionalmente le persone. Era stupendo vedere signore anche anziane ramazzare felici della bellezza che riuscivano a creare remixando leopere d'arte. :)
Il meccanismo dell'installazione è stato pensato proprio per creare questa tipologia di coinvolgimento. Semplice semplice eppure dirompente, perchè per le infinite tipologie di persone che ci sono venute a trovare è stato immediato percepire, giocando, la bellezza e la ricchezza che è possibile creare tramite l'uso libero dei contenuti e dei saperi.
Ramazzavi e davanti agli occhi ti si remixavano ad esempio un quadro di Klimt e uno di Dali, come grazie a un pennello magico, controllato dalla scopa.
E, quando gli suggerivi che, con certe tipologie di legge e consuetudini, anche una cosa così bella, di valore e "naturale" potrebbe essere resa illegale, beh, capivano subito. E subito andavano oltre,interessandosi al capire perchè sostenevamo che tante delle coseadditate come "illegali" in giornali e televisioni non fossero poi così malvage, anzi il contrario.
Tutto questo, insomma, per condividere con tutti voi una bella esperienza, una installazione d'arte ben riuscita e per promuovere, ancora una volta, un aspetto che con Oriana reputiamo sempre piùimportante: la dimensione della comunicazione. Quella che trasforma, insomma, un comizio in una rapporto".

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