P2P e cuori nobili
Punto Informatico di venerdì scorso pubblica un bell'articolo, a firma di Luca Schiavone, dal titolo "Il nobile cuore del P2P", nel quale l'autore indaga il "movente" che spinge milioni di persone, incuranti delle disposizioni penali che, oramai pressocchè in qualsiasi ordinamento, sanzionano la relativa condotta, a condividere i propri archivi digitali: film, canzoni, spartiti, software... il tutto senza che siano corrisposti i rispettivi diritti d'autore.
L'autore ritiene che simili condotte siano sorrette da una certa nobiltà d'animo... "il P2P incarna per milioni di persone niente più che uno scambio etico e paritario..." scrive.
Pur rimanendo affascinato da una simile tesi, non ritengo che essa colga le reali motivazioni dell'utente medio di programmi di file-sharing. Queste, a mio avviso, andrebbero rintracciate in qualcosa di assai meno nobile: l'ingordigia.
Si tratta di una sorta di bulimia culturale: scarico tutto, perchè è gratis, anche "prodotti" che non comprerei mai (ecco perchè gli studi più seri evidenziano che non c'è una relazione significativa tra uso di programmi di file-sharing e la diminuzione degli acquisti), anche "prodotti" che, a dirla tutta, non piacciono, tanto per dare una sbirciata.
Più che al trionfo di un'etica della condivisione (peraltro, mi si permetta, c'è davvero poco di etico nel condividere ciò che non è proprio) si assiste allora al trionfo di un''"etica" del consumismo più sfrenato.
Visto che la nuova Legislatura è appena inziata mi auguro che qualche parlamentare attento alle cose della Rete voglia prendere in considerazione la proposta di legge formulata da Pecoraro Scanio nel corso della precedente legislatura e portarla avanti, eventualmente migliorandone alcuni aspetti.
C'è bisogno di riconsegnare alla legalità un'intera generazione, liberando contestualmente le Procure della Repubblica da indagini inutili e costose.
Etichette: diritto d'autore, file-sharing, p2p
2 Commenti:
Perche non:)
La ringrazio per Blog intiresny
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