La rimozione selettiva di Nicola D'Angelo
E' fatto notorio che la delibera Agcom 668/2010 sul diritto d'autore nelle reti di comunicazione elettronica, attualmente in fase di adozione, preveda la rimozione selettiva da un sito del materiale che il titolare dei diritti individui come utilizzato in violazione delle proprie prerogative.
Quello che, invece, non era noto è che il procedimento di rimozione selettiva operasse anche nei confronti dei Commissari AGCOM che avessero "osato" esprimere perplessità sul contenuto della delibera.
Un'intervista all'ormai ex relatore del provvedimento, Nicola D'Angelo, ci spiega come è avvenuta la sua defenestrazione e quali fossero le ragioni alla base della "sostituzione".
Un passaggio mi pare decisivo, anche perchè riprende una delle argomentazione che io, Fulvio Sarzana, Marco Pierani e gli amici di Agorà Digitale abbiamo speso nel corso dell'audizione in AGCOM.
Quali erano i suoi dubbi sul testo del copyright?
Sicuramente la chiusura per via amministrativa dei siti. A un'autorità come l'Agcom può sì spettare la vigilanza ma non la regolazione, che invece dovrebbe riferirsi sempre alla giustizia ordinaria. Altrimenti dove sono le garanzie delle parti, dov'è il contraddittorio?
Viviamo tempi folli e chiunque dica cose di buonsenso è considerato pazzo e viene rimosso.
Etichette: agcom, agorà digitale, d'angelo, delibera, diritto d'autore, pierani, relatore, sarzana, sostituzione
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