lunedì, aprile 18, 2011

Me @ socialmediamarketing

Socialmediamarketing è un sito che si occupa di social media e pubblicità.

Jose Gragnaniello, uno dei fondatori e mio ex studente, mi ha chiesto di curare una rubrica da titolo "Diritto Digitale" ed ho accettato molto volentieri.

Qui trovate il mio primo contributo sulla "scuola di copyright" di YouTube.

Etichette: , ,

2 Commenti:

Alle 8:45 PM , Anonymous G.C. ha detto...

Ho letto l'articolo che riproduce sostanzialmente le riflessioni del tuo precedente post.
La tua interpretazione è molto rigida (e, stando alla lettera della legge, potrebbe anche essere corretta). Quello che non mi convince, però, è l'esigibilità della delazione all'Autorità Giudiziaria (quasi che YT fosse un pubblico ufficiale). Sarebbe davvero ipocrita che YT si avvantaggi delle condotte dei suoi utenti e li scarichi, a suo piacimento, quando gli arriva una segnalazione da parte dei titolari dei diritti.
Poichè la giurisprudenza ha considerato la responsabilità di YT come una fattispecie di illecito omissivo improprio, io riterrei che YT abbia una certa discrezionalità nel riferire l'ipotetico fatto-reato all'Autorità Giudiziaria.
Valutando tutti gli interessi in gioco (quello proprio innanzitutto, quello del titolare dei diritti e quello del proprio utente) YT ha facoltà di scelta:
a) di riferire all'Autorità Giudiziaria che il suo utente ha commesso un illecito ai sensi dell'art. 171, comma 1, lett a-bis) L.633/1941, oppure
b) assumere una posizione di garanzia nei riguardi del proprio utente e verificare innanzitutto se l'UGC rientra fra i contenuti per i quali ha stipulato accordi con SIAE ed in seconda battuta se l'UGC può farsi rientrare nell’ambito di c.d. utilizzazioni libere.
Quando citavo il brocardo latino "ubi commoda ibi incommoda" mi riferivo all'analisi economica costi/benefici che YT dovrebbe fare (si spera con imparzialità ed obiettività) per ogni singolo caso concreto. Ciò ovviamente comporta l'abbandono definitivo della sua veste (non più virginale) di "hosting provider" e l'assunzione di quella di "content provider" (e qui mi riallaccio alle mie precedenti riflessioni riportate all'URL: http://scialdone.blogspot.com/2010/12/google-e-la-globalizzazione-del-diritto.html#c8874219132961680970 ).
G.C.

 
Alle 9:41 PM , Anonymous G.C. ha detto...

Ho letto l'articolo che riproduce sostanzialmente le riflessioni del tuo precedente post.

La tua interpretazione è molto rigida (e, stando alla lettera della legge, potrebbe anche essere corretta). Quello che non mi convince, però, è l'esigibilità della delazione all'Autorità Giudiziaria (quasi che YT fosse un pubblico ufficiale). Sarebbe davvero ipocrita che YT si avvantaggi delle condotte dei suoi utenti e li scarichi, a suo piacimento, quando gli arriva una segnalazione da parte dei titolari dei diritti.

Poichè la giurisprudenza ha considerato la responsabilità di YT come una fattispecie di illecito omissivo improprio, io riterrei che YT abbia una certa discrezionalità nel riferire l'ipotetico fatto-reato all'Autorità Giudiziaria.

Valutando tutti gli interessi in gioco (quello proprio innanzitutto, quello del titolare dei diritti e quello del proprio utente) YT ha facoltà di scelta:

a) di riferire all'Autorità Giudiziaria che il suo utente ha commesso un illecito ai sensi dell'art. 171, comma 1, lett a-bis) L.633/1941, oppure

b) assumere una posizione di garanzia nei riguardi del proprio utente e verificare innanzitutto se l'UGC rientra fra i contenuti per i quali ha stipulato accordi con SIAE ed in seconda battuta se l'UGC può farsi rientrare nell’ambito di c.d. utilizzazioni libere.

Quando citavo il brocardo latino "ubi commoda ibi incommoda" mi riferivo all'analisi economica costi/benefici che YT dovrebbe fare (si spera con imparzialità ed obiettività) per ogni singolo caso concreto. Ciò ovviamente comporta l'abbandono definitivo della sua veste (non più virginale) di "hosting provider" e l'assunzione di quella di "content provider" (e qui mi riallaccio alle mie precedenti riflessioni riportate all'URL: http://scialdone.blogspot.com/2010/12/google-e-la-globalizzazione-del-diritto.html#c8874219132961680970 ).

G.C.

 

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page

Powered by Blogger

Iscriviti a
Post [Atom]