Equo compenso: occhio al portafoglio
Riprendo quanto scritto dall'amico Marco Pierani sul suo Blog.
Pare che venerdì p.v. si riunisca nuovamente la commissione istituita presso il Ministero dei Beni Culturali per la ridefinizione del c.d. equo compenso, ossia l'odioso balzello che dovrebbe servire ad indennizzare gli autori per il danno loro prodotto dalla "generosa" possibilità offerta dall'articolo 71-sexies l.d.a. di effettuare una copia personale del materiale legittimamente acquisito.
A suo tempo ebbi modo di partecipare ad una delle audizioni della commissione, insieme a Lorenzo De Tomasi, in rappresentanza della Free Hardware Foundation e del network Frontiere Digitali.
Presentammo questo documento, che si rivelò essere in linea con le richieste avanzate da AltroConsumo e destò l'interesse di alcuni dei membri della Commissione per il suo contenuto pro-consumeristico e pro-concorrenziale.
Faccio mio l'appello di Marco ai commissari: pensateci bene, prima di licenziare qualsivoglia proposta che determini un ampliamento del prelievo, sia nel quantum che nell'estensione dei prodotti da gravare.
Il consumatore non è una vacca da mungere.
Etichette: altroconsumo, commissione, equo compenso, frontiere digitali
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