Alcuni senza diritti... altri con alcuni diritti (da sempre) riservati
Questo non è un post sulle licenze Creative Commons :-)Se non lo avete già fatto, leggete questo articolo di Repubblica.it, il cui titolo è piuttosto chiaro: "Il settore web della Rai, un disastro" La denucia dell'ex capo di RaiNet.
Riporto qui di seguito un paio di passaggi:"...Poi ci sono i contenuti nuovi e di qualità, come la Divina Commedia di Benigni. Scrive Contri: "La Rai non ottiene i diritti per il web dei prodotti di punta (es. Benigni, Fiorello, Celentano)". Rai Net ha potuto solo proporre "brevi estratti" grazie al diritto di cronaca "per ovviare al paradosso che le clip video erano su tutti i principali siti tranne che su quello Rai"
"Contri sostiene anche di essersi trovato tra i piedi società private che facevano lavori che RaiNet avrebbe potuto garantire da sola (si fa il nome di .......). "Dentro Rai e le diverse società del gruppo - aggiunge - ogni anno vengono contrattualizzate numerose società esterne per la realizzazione di siti". "Contando le strutture che oggi gestiscono il web in autonomia, è possibile ipotizzare costi per svariati milioni di euro all'anno". La società "RaiTrade si avvale di collaborazioni esterne sia per il portale istituzionale sia per lanciare altre iniziative Internet e Rai Cinema sta per rilanciare il proprio sito istituzionale attraverso una ricchissima commessa data all'esterno".
La situazione è piuttosto chiara: la Rai non si preoccupa (?!?) di acquisire i diritti per la messa a disposizione sul web di alcuni dei prodotti di punta del proprio palinsesto televisivo, in cambio però c'è tutta una serie di imprese private (?!?) che da sempre si riserva il diritto di rifilare allo Stato roba del tutto inutile e quasi sempre di qualità non esattamente eccelsa.
Povera Italia.
Etichette: diritto d'autore, rai
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