Alcune osservazioni sulle Licenze Creative Commons...
Una premessa è doverosa: le licenze Creative Commons sono uno strumento straordinario. Non parlo dell'aspetto tecnico-giuridico, ma di quello più propriamente "politico". Il loro lancio è riuscito nell'intento di divulgare un'idea nuova di copyright, un'idea capace di attecchire anche presso chi di copyright non si è mai occupato e non si è mai interrogato sull'inadeguatezza di un sistema pensato in un'epoca "post-gutenberg e pre-cyberspace" (per riprendere una bellissima espressione usata di recente dalla Suprema Corte della California).
Siamo ora arrivati alla versione 3.0 di cui ha iniziato a circolare una bozza. Dispiace notare che, sul piano squisitamente giuridico, si ritrovino le stesse inesattezze o incongruenze presenti nella precedente versione, che traggono inevitabilmente origine dalla difficoltà di una traduzione di contenuti "tecnici" in ordinamenti profondamenti diversi.
Ci sono almeno tre aspetti che meritano di essere segnalati:
1. continua ad essere riportata nel testo delle licenze non commerciali una convivenza con una ipotetica iscrizione alla SIAE del licenziante che, regolamento generale SIAE alla mano, appare inconciliabile con l'adozione da parte dell'autore stesso di una licenza CC. Sul punto rimando all'ottima sintesi effettuata in lista e sul suo Blog da Nicola A. Grossi
2. Continua ad essere presente la "solita" clausola di limitazione di responsabilità che non capisco bene quale senso abbia rispetto al materiale per il quale si usano le licenze CC e che, soprattutto, costituendo nel nostro ordinamento una clausola vessatoria, finirebbe per essere nulla in assenza di una sua specifica sottoscrizione
3. Infine, terzo punto correlato con il secondo, il tema della sottoscrizione: le licenze creative commons sono un contratto o un negozio unilaterale? A leggerne il testo sono sicuramente un contratto. E questo ci porta al tema dell'accettazione, gravido di conseguenze in caso di contestazione del materiale licenziato (sul punto molto bello l'articolo di qualche mese fa di Andrea Monti "Quanto vale una GPL senza firma?")
Insomma qualche aspetto su cui riflettere...
Etichette: creative commons, diritto d'autore
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