Corriere delle Comunicazioni: Copyright: "Posteraro sbaglia sul ruolo dei provider"
di Fulvio Sarzana, Marco Pierani, Marco Scialdone
Abbiamo letto con attenzione
le osservazioni del Commissario Posteraro
che giungono, dunque, da una sede qualificata. Il Commissario parla di
inesattezze che è doveroso verificare. Probabilmente Posteraro ha scarsa
dimestichezza con le cose della rete, pur essendo un insigne studioso.
I provider italiani di accesso (che, come noto, non sono gli hosting
provider, né i gestori dei siti, né altre figure inventate di sana
pianta dallo schema di regolamento posto in consultazione), qualora si
trovino di fronte ad un ordine dell’autorità giudiziaria concernente un
sito collocato all’estero, non possono rimuovere selettivamente i
contenuti sullo stesso ospitati, ma possono unicamente rendere
inaccessibile l’intero sito, quand’anche il contenuto “illecito” sia di
modesta entità o sia relativo ad una minima parte del sito in questione.
Il recente caso di “Rapidgator”,
il cui accesso dall’Italia è stato interamente inibito per la presenza
di un unico file in violazione del diritto d’autore, evidentemente non
ha insegnato nulla circa la pericolosità di simili misure.
L'epilogo (ovvero, sono stato pagato dalla Gestione Link SpA)
Proprio oggi Gestione Link SpA ha provveduto a saldare l'intera somma portata nel decreto ingiuntivo.
Ringrazio tutte le persone che negli ultimi due mesi si sono interessate della vicenda, a cominciare dell'On. Claudia Mannino del M5S.
"Cara Link Campus University, perché non mi paghi?": il tormentone estivo finisce in Parlamento (grazie anche agli Open Data). UPDATED
Qui trovate il testo dell'interrogazione che è stata depositata nella giornata di ieri con la quale si chiede al Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, nonché al Ministro per la Coesione Territoriale
"quali iniziative e provvedimenti i Ministri interrogati intendano adottare per impedire il protrarsi della situazione illustrata, anche rispetto all'ipotesi di abusi nella gestione di contributi di origine comunitaria, e se intendano richiamare formalmente, per il tramite degli organi preposti, la Link Campus University al pagamento dei propri docenti, astenendosi da iniziative che possano pregiudicare il soddisfacimento delle pretese creditorie dagli stessi vantate".
Probabilmente, vi chiederete perché l'interrogazione è stata rivolta anche nei confronti del Ministro per la Coesione Territoriale.
Come si legge nell'interrogazione "mentre la Gestione Link S.p.A. è inadempiente rispetto agli obblighi contrattualmente assunti, la fondazione Link Campus University risulta destinataria di contributi pubblici nell'ambito di programmi cofinanziati con Fondi Strutturali europei per euro 175.374,00 (fonte www.opencoesione.gov.it); avvalendosi di due strutture formalmente distinte, la Link Campus University, da un lato, si avvale della collaborazione di docenti e studiosi senza corrispondere compenso alcuno, dall'altro, beneficia di ingenti contributi pubblici".
Nel mio piccolo, continuo a chiedere una risposta pubblica, una richiesta che da 16 giorni sto rilanciando su Twitter e che sta diventando un tormentone estivo: "Cara Link Campus, perché non mi paghi?"
AGGIORNAMENTO del 26 luglio 2013: la Gestione link S.p.A. mi ha corrisposto per intero la somma portata nel decreto ingiuntivo.
Lettera aperta: Cara Link Campus University, perché non mi paghi? UPDATED (sono stato pagato)
"Cara Link Campus University,
sono stato un tuo docente per 5 anni. Gli ultimi tre anni non sono mai stato pagato, nonostante le continue rassicurazioni sul fatto che "presto" tutto quanto a me dovuto sarebbe stato corrisposto.
Ogni volta il termine indicato veniva posticipato, ogni volta mi si chiedeva di pazientare, ogni volta mi si chiedeva di comprendere le difficoltà in cui versava l'Università.
Tutto questo mentre io continuavo regolarmente a tenere le lezioni, a fare gli esami, a seguire le tesi, a prendere parte alle commissioni di laurea.
Lo scorso aprile ho chiesto ed ottenuto dal Tribunale di Roma decreto ingiuntivo per il credito vantato. Non è stata fatta opposizione, ma neppure ci si è degnati di procedere al pagamento.
Nessuna risposta.
Nel corso dell'ultimo mese ho raccolto via email decine e decine di testimonianze.
Sono storie che meritano di essere raccontate e lo saranno.
Nel frattempo aspetto una risposta pubblica: cara Link Campus University, perché non mi paghi?"
AGGIORNAMENTO del 26 luglio 2013: la Gestione link S.p.A. mi ha corrisposto per intero la somma portata nel decreto ingiuntivo
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