tag:blogger.com,1999:blog-16961002.post2154080830238386294..comments2023-10-31T16:41:45.369+01:00Comments on In tutta sincerità...: Citare in giudizio (anche) Google ormai va di moda...Marco Scialdonehttp://www.blogger.com/profile/15237487130707249506noreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-16961002.post-55303415163514868192009-11-08T04:49:48.220+01:002009-11-08T04:49:48.220+01:00good startgood startAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-16961002.post-83882483954326140202009-02-03T17:35:00.000+01:002009-02-03T17:35:00.000+01:00Grazie mille per la bellissima risposta, Marco. No...Grazie mille per la bellissima risposta, Marco. Non mi permetto minimamente, non avendone alcuna competenza, di parlare di aspetti giuridici, ma limitandomi ad osservare il filo logico alla base del tuo post, la posizione che esprimi mi sembra - per quanto possa valere il mio giudizio - condivisibilissima. <BR/>Grazie ancora!<BR/>buona giornata<BR/>AlessandroAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-16961002.post-11577862142877510552009-02-02T18:36:00.000+01:002009-02-02T18:36:00.000+01:00Ciao Alessandro a dir la verità su questo (e su tu...Ciao Alessandro <BR/><BR/>a dir la verità su questo (e su tutto il resto, a dirla tutta) non ho certezze granite. <BR/><BR/>Mi sembra, però, che un sistema fondato su una sostanziale irresponsabilità degli ISP sia più idoneo a tutelare la libera manifestazione del pensiero rispetto ad uno che preveda a loro carico un generalizzato dovere di sorveglianza. <BR/><BR/>Il caso specifico può certamente smentire questa mia affermazione, ma la norma non deve (o non dovrebbe) essere funzionale a questo o a quel caso. <BR/><BR/>Quello che dici su YouTube è così eclatante che, a mio avviso, oscura il fatto che quasi tutti gli hosting provider hanno da sempre funzionato così. Senza magari costruire un impero economico ma ricavando guadagno dal "lavoro" degli utenti. <BR/><BR/>Quello che Lessig in Remix definisce "mutual free riding". <BR/><BR/>E non sto parlando di UGC ma di "volgarissimo" materiale protetto da diritto d'autore, preso e upoloadato su pagine web costruite artigianalmente e su cui chi ti dava l'hosting gratuito piazzava la sua pubblicità (ricorderai certamente Tripod o simili). <BR/><BR/>Se ci fosse stato o ci fosse un generale obbligo di sorveglianza Internet per come la conosciamo non sarebbe mai esistita o cesserebbe di esistere. <BR/><BR/>IMHO <BR/><BR/>MarcoMarco Scialdonehttps://www.blogger.com/profile/15237487130707249506noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-16961002.post-37986282758537514562009-02-02T16:16:00.000+01:002009-02-02T16:16:00.000+01:00Ciao Marco! Mi piacerebbe provare a esporti questa...Ciao Marco! Mi piacerebbe provare a esporti questa osservazione per sapere cosa ne pensi. Vengo subito al punto: sono pienamente d'accordo, in linea di principio ogni persona dovrebbe essere direttamente responsabile per le violazioni commesse. Però nel caso specifico di servizi come You Tube a me vengono alcuni dubbi sull'ipotesi di una completa deresponsabilizzazione dei gestori degli stessi. Provo a spiegarmi meglio. Senza ombra di dubbio l'utente che posta su You Tube un video preso da una trasmissione Mediaset sta commettendo uno sbaglio e dovrebbe risponderne direttamente. Tuttavia è anche vero che un video tratto da una trasmissione televisiva "professionale" (passami il termine) ha potenzialmente un valore di richiamo ben maggiore di quello della stragrande maggioranza di ugc inseriti - che spesso non riescono a circolare oltre la ristretta cerchia di amici all'interno della quale gli stessi hanno effettivamente un senso (molti filmati ad esempio si riferiscono ad esperienze condivise da gruppi di amici che agli occhi di un osservatore esterno possono sembrare insensate). <BR/>You Tube (e simili) è un servizio gratuito che vive di una posizione di rilievo rispetto ad altri sistemi di video sharing grazie alla massa di utenti che riesce a conquistare. Mi chiedo: se ci fossero solo contenuti completamente creati dagli utenti avrebbe lo stesso successo? O possiamo invece affermare che una parte (e sottolineo "una parte", non "tutto", ci mancherebbe!) del suo successo possa essere imputabile alla presenza anche di video originali? Qualora infatti i contenuti originali non venissero visti dagli utenti di You Tube (interessati solo agli ugc "puliti"), per quale motivo citare in giudizio Google? Se però accettiamo che questi contenuti sono anche uno strumento di richiamo per quella che è già o che diventerà l'utenza di You Tube, allora è anche vero che Google ne riceve indirettamente un vantaggio. Non sarebbe allora forse opportuno punire anche Google (e quindi sia Google che l'utente scorretto) per un mancato controllo sui contenuti che offre (per quanto mi possa certamente rendere conto della difficoltà nel porre in essere simili controlli)? In caso contrario non ci sarebbe il pericolo che Google possa aumentare il proprio vantaggio competitivo da una parte sfruttando contenuti originali e quindi di maggior richiamo per l'utenza, dall'altra, in caso di possibile denuncia, lasciando che le responsabilità giuridiche cadano esclusivamente sulle spalle dell'utente "scorretto"? <BR/>Io purtroppo non sono ancora riuscito a farmi un'idea precisa sulla questione e mi piacerebbe sapere cosa ne pensi tu al riguardo. Ti ringrazio in anticipo per l'attenzione,<BR/>Ciao e buona giornata ;) !Anonymousnoreply@blogger.com