domenica, luglio 24, 2011

Far Web (Calabrò remix)

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In rete molti sono rimasti colpiti dall'espressione "Far Web" utilizzata dal Presidente dell'AGCOM, Corrado Calabrò, nel corso dell'audizione parlamentare di qualche giorno fa.

Ho pensato, allora, di creare una sessione su Indaba Music per il remix del discorso: solo l'ironia ci può salvare.

Remixiamoli!

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giovedì, luglio 21, 2011

Calabrò, il fair use e la carbonara






Oggi il Presidente dell'AGCOM, Corrado Calabrò, è stato audito in Parlamento sulla vicenda relativa al provvedimento che l'Autorità si accinge ad adottare in materia di diritto d'autore.

Sopra potete ascoltare l'audio, mentre qui trovate la sua relazione scritta.

A pag. 12 c'è un passaggio che evidenzia ormai la follia che si è impadronita dell'autorità e, dunque, quanto forte debba essere il nostro aiuto per ricondurla su un terreno proprio di uno stato di diritto: "...basandoci sull'esperienza acquisita in materia di diritto di cronaca noi abbiamo previsto un sistema di fair use che si fonda sulle eccezioni previste dalla legge sul diritto d'autore...".

Delle due l'una: o Calabrò ignora totalmente cosa sia il fair use disciplinato dal Copyright Act statunitente (e, dunque, quanto quella disciplina sia lontana dal nostro sistema di diritto d'autore), oppure pensa che l'intervento regolamentare dell'Autorità possa innovare la legislazione vigente.

Marco Pierani, qualche mesa fa, definì come un "Notice and Take Down" all'amatriciana quello che l'Autorità si accinge ad introdurre.

Oggi abbiamo scoperto che presto esisterà anche un Fair Use alla carbonara.

Fermiamoli.


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martedì, luglio 19, 2011

Calabrò in audizione


Giovedì 21, di prima mattina, il Presidente dell'AGCOM, Corrado Calabrò, sarà sentito in audizione dalle commissioni settima e ottava del Senato sulle "problematiche emerse nel settore internet in materia di diritto d'autore".

Riprendo le parole di Luca Nicotra: "Catastrofico applicare le norme pensate dall'Autorità senza prima riformare un reperto archeologico del 1941 qual'e' la legge sul diritto d'autore, che deve essere adeguata alle nuove forme della creatività, della circolazione delle informazioni e della possibile remunerazione".

Personalmente non mi interessa discutere i termini (intesi in senso contenunistico e temporale) di una procedura viziata ab origine. Occorre, al contrario, recuperare da subito il senso della legalità perchè un'Autorità amministrativa indipendente non può e non deve muoversi in "un territorio di frontiera".

Le commissioni parlamentari ribadiscano la richiesta di moratoria che, come sitononraggiungibile, abbiamo avanzato nei mesi scorsi e su cui molti esponenti del mondo politico hanno già avuto modo di pronunciarsi in senso favorevole.


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lunedì, luglio 18, 2011

Le foto segnalatiche (ovvero, i Bon Jovi, la legge e la fan culture)



Ieri sera ero ad Udine per assistere al concerto dei Bon Jovi.

Per deformazione professionale non ho potuto fare a meno di notare il video che ha accompagnato uno dei più grandi successi della band, "living on a prayer" (minuto 1:59 del filmato già condiviso, potenza della Rete, su YouTube da una delle 40.000 persone presenti).

I Bon Jovi hanno deciso di rendere omaggio alle migliaia di Fans che su YouTube in questi anni hanno reinterpretato il celebre brano, vuoi nel salotto di casa propria, vuoi in una festa di scuola, vuoi all'aperto.

Così, mentre Jon Bon Jovi intonava il ritornello di Living on a Prayer, scorrevano sullo schermo i volti dei fan impegnati a fare altrettanto in video caricati sui principali portali di video-sharing.

Osservando questa forma di riconoscenza nei confronti dei propri ammiratori, non ho potuto fare a meno di pensare che, nel nostro ordinamento, quelle avrebbero potuto essere foto segnaletiche poichè, in virtù di una norma becera ed anacronistica (l'articolo 171 L.d.a.), la condotta di cantare la propria canzone preferita e condividerla online con i propri amici costituisce un illecito penale.

Se questo vi sembra normale.

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sabato, luglio 16, 2011

"I cantieri aperti del diritto d'autore" assomigliano a quelli della Salerno-Reggio Calabria

Da qualche giorno è disponibile online il nuovo numero di Vivaverdi che si apre con un editoriale di Sapo Matteucci dal titolo "I cantieri aperti del diritto d'autore".

Nel testo si riferisce circa il Copyright Summit tenutosi a Bruxelles il 7 e 8 giugno u.s. dove ancora una volta si è discusso di quanti danni il digitale abbia prodotto agli artisti, di quanto cattivi siano i nuovi player del mercato (Google in testa) rei di lucrare sulle fatiche altrui senza riconoscere il giusto compenso, di come il web sia un far west (sic!) che necessiti di regole.

"Il mercato, nel caso quello digitale, non solo arriva sempre prima delle regole, avvantaggiandosi d’un Far West normativo, che dura da anni, ma sembra perennemente irraggiungibile. Ovvero, per ciò che riguarda i diritti degli autori, non regolabile".

Ora, affermare che esista in rete un far west normativo in materia di diritto d'autore non è una forzatura, o una semplificazione: è, più semplicemente, una cosa falsa.

Basti solo considerare (ma dovrebbe essere ovvio) che se non esistessero regole, non esisterebbero le tanto contestate violazioni.

Dunque, le regole ci sono.

Quello che si confonde è l'esistenza della regola con il suo ossequio. Se questo manca, e manca in modo generalizzato, in tutti i settori abitualmente ci si interroga sulla bontà della norma, nel diritto d'autore questo non avviene. L'unica risposta che si sa dare è: più sanzioni. E così andiamo avanti da 20 anni con risultati vicini allo zero.

Morettiamente verrebbe da esclamare, "ma si continuiamo a farci del male!"

Michel Barnier (Commissario al Mercato Interno) ha identificato quattro cantieri per adeguare la proprietà intellettuale all’era digitale: 1) una nuova Direttiva Europea che affronti il tema della gestione collettiva dei diritti d’autore; 2) un’ altra Direttiva sulla diffusione delle cosiddette Opere orfane; 3) la creazione d’un Libro Verde per facilitare la diffusione digitale delle opere audiovisive; 4) il rafforzamento della lotta contro la pirateria.

Ecco, per una volta, questi quattro cantieri apriamoli esattamente nell'ordine: cominciamo con l'eliminare i monopoli (quello SIAE, in testa) nella gestione collettiva dei diritti, poi affrontiamo il tema dei danni enormi al patrimonio culturale che una durata del diritto d'autore fuori dal tempo produce, passiamo poi alle misure per incoraggiare il mercato e, infine, ma solo infine, parliamo di pirateria.

Altrimenti viene il leggerissimo sospetto che questi cantieri siano come quelli della Salerno-Reggio Calabria: molti hanno interesse ad aprirli, pochi a realizzare l'opera.



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mercoledì, luglio 13, 2011

Modificato l'articolo 2215 bis c.c.

Legge 12 luglio 2011, n. 106 (in G.U. n. 160 del 12 luglio 2011) - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70, concernente Semestre Europeo - Prime disposizioni urgenti per l'economia.

all'articolo 2215-bis del codice civile sono apportate le seguenti modificazioni:

1) i commi terzo e quarto sono sostituiti dai seguenti:

«Gli obblighi di numerazione progressiva e di vidimazione previsti dalle disposizioni di legge o di regolamento per la tenuta dei libri, repertori e scritture sono assolti, in caso di tenuta con strumenti informatici, mediante apposizione, almeno una volta all'anno, della marcatura temporale e della firma digitale dell'imprenditore o di altro soggetto dal medesimo delegato.

Qualora per un anno non siano state eseguite registrazioni, la firma digitale e la marcatura temporale devono essere apposte all'atto di una nuova registrazione e da tale apposizione decorre il periodo annuale di cui al terzo comma»;

2) è aggiunto, in fine, il seguente comma:

«Per i libri e per i registri la cui tenuta è obbligatoria per disposizione di legge o di regolamento di natura tributaria, il termine di cui al terzo comma opera secondo le norme in materia di conservazione digitale contenute nelle medesime disposizioni»


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Ultimamente vanno di moda le domande

SIAE, acquistando un'intera pagina sul Corriere della Sera, lancia le sue dieci domande (e un invito) sul diritto d'autore in Rete e sulla delibera AGCOM.

Segno evidente che, nonostante i disfattismi e gli allarmismi autolesionisti, l'azione di contrasto al provvedimento AGCOM è stata efficace ed è riuscita in un autentico miracolo.

Era già tutto deciso: siamo riusciti a girare il tavolo e ribaltare una partita cui, fino a poche settimane fa, nessuno dei guru dell'Internet italiana aveva voluto prender parte, considerandola irrimediabilmente persa.

La SIAE pone delle domande, alcune evidentemente a se stessa ("6. Perché Internet, che per molte imprese rappresenta una opportunità di lavoro, per gli autori e gli editori deve rappresentare un pericolo?"), altre che hanno come unica finalità quella di radicalizzare lo scontro tra le parti in gioco ("1. Perché il diritto d’autore, che fuori dalla rete è riconosciuto, in rete non deve essere remunerato? 2. Perché coloro che criticano il provvedimento AGCOM non criticano anzitutto il furto della proprietà intellettuale? Perché impedire la messa in rete di proprietà intellettuale acquisita illegalmente dovrebbe essere considerata una forma di censura? 3. Perché dovrebbe risultare ingiusto colpire chi illegalmente sfrutta il lavoro degli altri? 4. Perché si ritiene giusto pagare la connessione della rete, che non è mai gratis, ed ingiusto pagare i contenuti? E perché non ci si chiede cosa sarebbe la rete senza i contenuti?").

Ritengo che non sia utile a nessuno questo modo di ragionare. Certamente non è e non sarà mai il modo di ragionare di chi, come il sottoscritto, si è impegnato in prima persona nella campagna sitononraggiungibile.

Abbiamo bisogno di ripensare radicalmente il diritto d'autore, garantendo gli autori e al contempo i nuovi linguaggi abilitati dalla Rete.

Non una delle due esigenze prevalga sull'altra.




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lunedì, luglio 11, 2011

Quello strano riferimento all'articolo 125 c.p.c.

Sta facendo discutere il mondo forense la disposizione contenuta nel D.L. 98/2011 in forza della quale la mancata indicazione dell'indirizzo di posta elettronica certificata nell'atto introduttivo del giudizio determina un aumento della metà del contributo unificato.

Al di là della bontà o meno di una simile sanzione, ciò che lascia interdetti è la formulazione stessa della norma che contiene un richiamo (quello all'articolo 125 c.p.c.) in apparenza fuorviante.

La disposizione in commento, infatti, così recita: 3-bis. Ove il difensore non indichi il proprio indirizzo di posta elettronica certificata e il proprio numero di fax ai sensi degli articoli 125, primo comma, del codice di procedura civile e 16, comma 1-bis, del decreto legislativo 31 dicembre 1992, n. 546, ovvero qualora la parte ometta di indicare il codice fiscale nell'atto introduttivo del giudizio o, per il processo tributario, nel ricorso il contributo unificato è aumentato della metà."

Il problema è che, mentre l'articolo 16, comma 1-bis, D.lgs 546/92, relativo al processo tributario fa effettivamente riferimento alla PEC ("1-bis. Le comunicazioni sono effettuate anche mediante l'utilizzo della posta elettronica certificata, ai sensi del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e successive modificazioni. Tra le pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 2, comma 2, del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, le comunicazioni possono essere effettuate ai sensi dell'articolo 76 del medesimo decreto legislativo. L'indirizzo di posta elettronica certificata del difensore o delle parti e' indicato nel ricorso o nel primo atto difensivo."), lo stesso non può dirsi per l'articolo 125, comma 1, c.p.c. che di fax e pec nulla dice ("Salvo che la legge disponga altrimenti, la citazione, il ricorso, la comparsa, il controricorso, il precetto debbono indicare l'ufficio giudiziario, le parti, l'oggetto, le ragioni della domanda e le conclusioni o la istanza, e, tanto nell'originale quanto nelle copie da notificare, debbono essere sottoscritti dalla parte, se essa sta in giudizio personalmente, oppure dal difensore che indica il proprio codice fiscale").

L'unica soluzione interpretativa che mi pare possibile, al fine di dare un senso alla lettera della legge, è che il richiamo all'articolo 125 sia effettuato come integrazione al contenuto degli atti di parte in esso elencati, che ricomprenderebbe a questo punto anche l'indirizzo PEC e il numero di fax.

Sarebbe auspicabile in sede di conversione in legge maggiore chiarezza.


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domenica, luglio 10, 2011

Ammazza-internet? Disinnescata (@Punto Informatico)

AGCOM ha finalmente diffuso il testo (deliber N.398/11/CONS) del provvedimento sul diritto d'autore di cui tanto si è discusso nelle ultime settimane. Una cosa va detta subito: si tratta di un enorme passo avanti rispetto alle linee guida pubblicate lo scorso dicembre.

(continua su Punto Informatico)

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venerdì, luglio 08, 2011

Breaking news: i contenuti del provvedimento AGCOM su diritto d'autore

Manca poco (UPDATED ore 09: 30. lo schema è ora disponibile online) alla pubblicazione del discusso provvedimento AGCOM sul diritto d'autore. Ho avuto la possibilità di consultarne il testo e c'è la conferma di tutto quanto era stato riportato nel comunicato stampa.

Sui siti collocati all'estero si prevede che l'Autorità possa adottare nei confronti dei gestori di siti i cui nomi di dominio siano stati registrati da un soggetto non residente o non stabilito in Italia e che diffondano contenuti in violazione del diritto d’autore, la cui fruizione è destinata al pubblico italiano, solo e soltanto i seguenti provvedimenti:

a) richiamare i gestori dei siti al rispetto della Legge sul diritto d’autore;

b) ove la violazione persista nonostante il richiamo di cui alla lettera a) oltre quindici giorni dal richiamo medesimo, richiedere la rimozione selettiva dei contenuti oggetto di segnalazione che siano stati diffusi in violazione delle norme sul diritto d’autore;

c) ove la violazione persista nonostante la richiesta di rimozione di cui alla lettera b) nei termini ivi indicati, segnalare il caso all’Autorità giudiziaria per gli adempimenti di competenza.

L'autorità può ordinare inoltre al fornitore di servizi di media audiovisivi o radiofonici attivo in Italia la cessazione della trasmissione o della ritrasmissione di programmi audiovisivi diffusi in violazione delle norme sul diritto d’autore.

Con gli amici di sitononraggiungibile e con tutti quelli che vorranno essere con noi, parteciperemo alla consultazione con un documento unitario che possa servire a chiarire i dubbi residui e ad assicurare e rassicurare la libertà della Rete.

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giovedì, luglio 07, 2011

Non ti scordar della PEC

L'articolo 37 del D.L. 98/2011 (in G.U. n. 155 del 6 luglio 2011; in vigore dal 6 luglio 2011) è rubricato "Disposizioni per l'efficienza del sistema giudiziario e la celere definizione delle controversie"

Ecco una disposizione che, come è evidente, renderà maggiormente efficiente il sistema giudiziario, rendendo più celere la definizione delle controversie.

Al testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese giustizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115, sono apportate le seguenti modificazioni:

q) all'articolo 13, dopo il comma 3, è inserito il seguente:

"3-bis. Ove il difensore non indichi il proprio indirizzo di posta elettronica certificata e il proprio numero di fax ai sensi degli articoli 125, primo comma, del codice di procedura civile e 16, comma 1-bis, del decreto legislativo 31 dicembre 1992, n. 546, ovvero qualora la parte ometta di indicare il codice fiscale nell'atto introduttivo del giudizio o, per il processo tributario, nel ricorso il contributo unificato è aumentato della metà."

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mercoledì, luglio 06, 2011

Il comunicato stampa dell'Autorità: primi segnali

L'AGCOM è appena uscita con il suo comunicato stampa sul provvedimento in materia di diritto d'autore e le indiscrezioni risultano confermate.

Come correttamente riferito da Fabio Chiusi su Lettera 43 nelle scorse ore, è saltata l'inibizione diretta dall'Autorità per i siti collocati all'estero, sospettati di violazione del diritto d'autore.

Altra importante novità: si legge nel comunicato "La procedura non riguarda (sulla base del principio del fair use): o i siti non aventi finalità commerciale o scopo di lucro; o l’esercizio del diritto di cronaca, commento, critica o discussione; o l’uso didattico e scientifico; o la riproduzione parziale, per quantità e qualità, del contenuto rispetto all’opera integrale che non nuoccia alla valorizzazione commerciale di questa".

Ancora, la possibilità dell'uploader di rivolgersi all'Autorità per veder ripristinato un contenuto inopinatamente rimosso a causa di una segnalazione del titolare dei diritti.

Rimando le considerazioni più approfondite al momento successivo alla lettura dello schema di provvedimento.

Tuttavia, ieri, nel mio intervento alla notte della Rete avevo detto che la nostra campagna non era stata e non era contro l'AGCOM, ma per l'AGCOM, perchè recuperasse ragionevolezza e legalità nelle sue scelte.

Oggi si può dire che quel tentativo non è stato vano.

Abbiamo aiutato l'AGCOM. Da domani continueremo ad aiutarla.


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Da qui si inizia: l'agcom adotta lo schema di provvedimento su diritto d'autore in Rete

Dopo una lunga riunione di Consiglio, l'AGCOM ha approvato lo schema di provvedimento sul diritto d'autore in Rete di cui tanto si è parlato negli ultimi giorni.

Un primo elemento positivo è che i tempi della consultazione si sono dilatati: 60 giorni (in luogo degli originari 15) perchè gli stakeholder possano avanzare le proprie proposte, i propri suggerimenti, le proprie richieste di modifica.

Da indiscrezioni (ma aspetto di leggere il testo) dovrebbe essere stata ridimensionata la parte relativa all'inibizione dei siti esteri, con segnalazione al Parlamento sulla necessità di intervenire sul piano normativo e dovrebbe essere stata dilatata la tempistica del procedimento amministrativo nelle ipotesi di rimozione selettiva, con la possibilità anche per l'utente di adire l'AGCOM per veder ripristinato un contenuto illegittimamente rimosso.

Aspettiamo nelle prossime ore di leggere il testo del provvedimento.


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La notte della Rete: il mio intervento

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La notte della Rete: per chi si fosse perso la diretta




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lunedì, luglio 04, 2011

La diretta de "La Notte della Rete"

Domani, 5 luglio 2011, a partire dalle 17:30 anche su questo blog potrete guardare la diretta de "La Notte della Rete"

Stay Tuned!



Online video chat by Ustream

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domenica, luglio 03, 2011

Mia intervista su "Il Futurista"



Su "Il Futurista" in edicola questa settimana c'è una mia intervista sulla vicenda AGCOM diritto d'autore.


Vi ricordo, inoltre, l'appuntamento di martedì 5 Luglio per la notte della Rete (meglio sarebbe stato il pomeriggio della Rete visto l'orario, ma in questo caso la notte è metaforica).


Non mancate!

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sabato, luglio 02, 2011

...poi alla fine sono arrivati

In un post del 31 maggio u.s., a proposito della battaglia che, pressocchè in solitaria, con alcuni amici e associazioni stavamo conducendo sulla delibera AGCOM in materia di diritto d'autore scrivevo:

"Diciamola tutta: quando è iniziata la campagna sitononraggiungibile si è assistito (e tuttora si assiste) ad un imbarazzato silenzio di molti dei c.d guru dell'Internet italiana.

Perchè sul web in Italia c'è parecchio snobbismo: le battaglie per le libertà digitali o le propongono i soliti noti, oppure le si guarda con un pò di diffidenza.

E allora fatichi il doppio per farti ascoltare, per farne parlare, per farne discutere. Pure ai convegni invitano sempre gli stessi: i battitori liberi sono un'incognita, meglio non rischiare di mettere in imbarazzo gli illustri ospiti presenti, vuoi mai che qualcuno li contraddica."

Nel giro di un mese le cose sono radicalmente cambiate: i guru sono arrivati, sono arrivati i politici, i blogger (quelli BLOGGER), è arrivata la stampa, sono arrivati i riflettori.

Ecco, giustappunto, sono arrivati i riflettori: mi sa che devo riordinare l'ordine di arrivo.


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venerdì, luglio 01, 2011

5 luglio 2011: la notte della Rete


Il 5 luglio p.v., a partire dalle ore 17:30, presso la Domus Talenti, Via delle Quattro Fontane 113, Roma avrà luogo una no-stop con politici, blogger, attivisti digitali, artisti, tutti compatti per dire no alla regolamentazione in materia di diritto d'autore che l'AGCOM si appresta ad adottare.

Un ultimo tentativo per aiutare l'Autorità a tornare sui propri passi. Un incontro non contro l'AGCOM, ma per l'AGCOM, per la legalità del suo operato, perchè ritrovi quel senso di indipendenza che è la ragione stessa del suo esistere.

L'evento sarà trasmesso in diretta in streaming su www.fattoquotidiano.it e su molti altri siti (aggiornerò la lista nei prossimi giorni).

Facciamoci sentire. Freedom is not free

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La mia replica a Calabrò su Tech Fanpage

Ho letto con interesse la risposta dell’AGCOM circa le critiche avanzate da noi promotori dell’iniziativa sitononraggiungibile. Mi sia consentito replicare nel merito, sperando di apportare un positivo contributo alla discussione.

continua su: http://tech.fanpage.it/marco-scialdone-avvocato-ed-esperto-di-digital-copyright-risponde-allagcom/#ixzz1QrlWkrrM
http://tech.fanpage.it

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