domenica, marzo 30, 2008

I might as well be on mars...

Etichette:

Eccessi di tutela

Se ripenso ai tempi dell'università le lezioni del Prof. Angelo Carmona (Diritto Penale) sono quelle che ricordo con maggior piacere. L'insegnante in questione era decisamente severo, ma altrettanto brillante nell'illustrare la materia. Il testo di studio adottato per la parte generale era il celebre Fiandaca-Musco.

Oggi, letta questa notizia sul sito della SIAE (nulla di sconvolgente, per carità), sono tornato a sfogliarne le prime pagine... quello che ci insegnavano era "...proprio perchè il diritto penale si avvale dell'inflizione delle sanzioni più drastiche - come è stato efficacemente detto, la pena detentiva funge da arma a doppio taglio, tutela dei beni giuridici attuata mediante lesione degli stessi -, nel presente momento storico se ne raccomanda un impiego il più possibile ponderato, vale a dire circoscritto alla salvaguardia dei beni fondamentali della vita in comune..."

Circoscritto alla salvaguardia dei beni fondamentali della vita in comune.

E' una questione di valori.

Etichette: , ,

giovedì, marzo 27, 2008

Seconda lezione alla Sapienza

Oggi seconda lezione del ciclo di seminari "Cultura Libera, Società Libera (il Diritto d'Autore nel Web 2.0)" alla Sapienza, Facoltà di Scienze della Comunicazione.

Il tema era quello della musica online e a farmi compagnia c'erano i colleghi (ed amici) Ermanno Pandoli e Deborah De Angelis.

Ne è venuta fuori una bella lezione (almeno questa è stata la mia sensazione) con approcci diversi ma complementari. Si è parlato di jamendo e pirate bay, di distribuzione tradizionale ed alternativa, di major ed etichette indipendenti.

Mi dispiace non ci sia stato tempo di riprendere il discorso sui video della re-union dei Led Zeppelin rimossi da you tube... vorrà dire che ne parleremo la prossima volta.




Etichette: , , ,

mercoledì, marzo 26, 2008

Jamendo reloaded

Jamendo, il portale con musica licenziata Creative Commons, ha una nuova veste grafica e un nuovo player da incorporare nei propri siti/blog.

Un'occasione per svecchiare il repertorio del jubebox qui a lato ;-)

Il suggerimento della settimana (basta premere play) è Secrets di Allison Crowe: album meraviglioso e una voce che ricorda Tori Amos.

Decisamente emozionante.

Etichette: , ,

Un paio di scatti dalla serata al Naif




Etichette: , ,

lunedì, marzo 24, 2008

Tre libri appena ordinati...



Etichette: , , ,

domenica, marzo 23, 2008

Qualche scatto da "Yes we can! Open source, Copyleft e Creatività alla Sapienza"

Grazie a tutti quelli che ci sono passati a trovare e che hanno animato il dibattito con i loro interventi ;-)







Etichette: , , , ,

sabato, marzo 22, 2008

Alcuni senza diritti... altri con alcuni diritti (da sempre) riservati

Questo non è un post sulle licenze Creative Commons :-)


Se non lo avete già fatto, leggete questo articolo di Repubblica.it, il cui titolo è piuttosto chiaro: "Il settore web della Rai, un disastro" La denucia dell'ex capo di RaiNet.
Riporto qui di seguito un paio di passaggi:


"...Poi ci sono i contenuti nuovi e di qualità, come la Divina Commedia di Benigni. Scrive Contri: "La Rai non ottiene i diritti per il web dei prodotti di punta (es. Benigni, Fiorello, Celentano)". Rai Net ha potuto solo proporre "brevi estratti" grazie al diritto di cronaca "per ovviare al paradosso che le clip video erano su tutti i principali siti tranne che su quello Rai"

"Contri sostiene anche di essersi trovato tra i piedi società private che facevano lavori che RaiNet avrebbe potuto garantire da sola (si fa il nome di .......). "Dentro Rai e le diverse società del gruppo - aggiunge - ogni anno vengono contrattualizzate numerose società esterne per la realizzazione di siti". "Contando le strutture che oggi gestiscono il web in autonomia, è possibile ipotizzare costi per svariati milioni di euro all'anno". La società "RaiTrade si avvale di collaborazioni esterne sia per il portale istituzionale sia per lanciare altre iniziative Internet e Rai Cinema sta per rilanciare il proprio sito istituzionale attraverso una ricchissima commessa data all'esterno".

La situazione è piuttosto chiara: la Rai non si preoccupa (?!?) di acquisire i diritti per la messa a disposizione sul web di alcuni dei prodotti di punta del proprio palinsesto televisivo, in cambio però c'è tutta una serie di imprese private (?!?) che da sempre si riserva il diritto di rifilare allo Stato roba del tutto inutile e quasi sempre di qualità non esattamente eccelsa.
Povera Italia.

Etichette: ,

Gente allegra, ciel l'aiuta!

Piove a dirotto... a sentire le previsioni sarà così per i prossimi tre giorni... poco male tanto passerò comunque buona parte del tempo di questa pausa pasquale a lavorare (con un sole di inizio primavera fuori dalla finestra avrei fatto decisamente più fatica).

Alterno i file di un paio di presentazioni da ultimare con la mia "consueta" rassegna stampa non convenzionale sul web.

Leggendo un pò di notizie "specialistiche" (tema copyright e dintorni) mi sono tornate alla mente le parole di mia nonna "Gente allegra, ciel l'aiuta!"... sante parole! bisognerebbe farle comparire ogni volta che si avvia il browser (qualunque esso sia)!

Ma quanta acidità c'è in giro? Ora non so se la situazione sia la stessa negli altri settori, ma in quello legale (e su internet il fenomeno è moltiplicato all'ennesima potenza) la cosa è davvero insopportabile...

...dimenticavo: buona Pasqua :-)

Etichette:

venerdì, marzo 21, 2008

Per fortuna che c'è la Svezia...

Lo ammetto... quando venne fuori il rapporto della commissione olivennes pensavo che la sua idea centrale (risoluzione ex lege del contratto stipulato con il provider per l'accesso alla rete in caso di ripetute violazioni del copyright) fosse talmente folle e sproporzionata (un pò come chiudere tutte le persone in casa per evitare che possano capitare disordini nelle piazze) che nessuno avrebbe mai potuto pensare seriamente di dargli credito e seguito.

Poi, come molti di voi sapranno, questa settimana salta fuori la notizia che in Giappone sono gli stessi ISP a strizzare l'occhio alla proposta (nell'epoca di Internet il codice legale comincia a diventare superfluo... quello informatico basta e avanza).

Apprendo con un pò di sollievo che, almeno in Svezia, il Ministro della Giustizia e quello della Cultura hanno preso posizione contro un simile approccio sostenendo che il disconnettere le persone per violazione del copyright è una misura in grado di avere serie ripercussioni "in a society where access to the Internet is an imperative welfare-issue"

Un'altra considerazione: ognuno può avere la propria scala di valori... ma io trovo aberrante che la disconnessione dalla rete sia stata pensata e proposta per la violazione dei diritti d'autore e nessuno si sia mai sognato di pensarla e proporla per lo scambio online di materiale pedopornografico.

Credo che si stia decisamente esagerando.

Etichette: ,

martedì, marzo 18, 2008

Primoautore - updated

Per la serie il confronto migliora... e la collaborazione pure...

Con Primoautore ci siamo segnalati reciproche sviste... io nel post loro dedicato avevo scritto, complice la solita fretta, 85 invece di 82 (...mi sa che me li gioco al lotto) per indicare il numero del decreto legislativo recante "Codice dell'Amministrazione Digitale", loro, nell'angolo legale del sito, avevano riportato una serie di disposizioni abrogate proprio dal suddetto codice e che mi ero preso la briga di segnalare.

Risultato? Adesso il post incriminato riporta il numero esatto e la loro pagina riporta i riferimenti normativi giusti... meglio di così!

Anzi c'è di meglio... ho conosciuto (virtualmente) un altro fan dei Van Halen ;-)

Etichette: , ,

lunedì, marzo 17, 2008

La repubblica del Software



Domani alla Sapienza, Facoltà di Scienze della Comunicazione, (ore 10 - 14) verrà presentato, tra le altre cose, il film “La Repubblica del Software”, Free/Open Source Software nella Pubblica Amministrazione italiana con contributi di Richard Stallman, Bruce Perens, Ippolita, Renzo Davoli, Mariella Berra, Salvatore Tucci, Wikimedia, Pietro Folena, Vincenzo Vita, Flavia Marzano, Hacklab Cosenza, Vittorio Pagani.

Se siete da quelle parti, passateci a trovare ;-)

Etichette: , , ,

Slideshare parte II - presentazione convegno OS

Il 3 marzo u.s. ho partecipato al workshop "Open Source - Open Ideas for Public Administration", presentando una lettera aperta alla Commissione Nazionale Open Source.

La lettera è nata dall'inziativa di Diego Zanga e ha raccolto una serie di autorevoli adesioni.

Di seguito la breve presentazione del documento.


Etichette: , , ,

domenica, marzo 16, 2008

Chiedo l'aiuto da casa...

Sono alla ricerca del film/documentario la cui locandina vedete qui accanto.

Reperirlo in rete (trailer a parte) non sembra impresa facile. Gli e-shop che ho visitato non lo avevano. Ho provato anche con emule, ma anche lì nulla.

So dal suo blog che Ziccardi è riuscito a procurarselo (è sempre "più avanti"!)... in attesa che legga il mio commento in cui chiedevo lumi, c'è qualcuno là fuori in grado di darmi una mano?

Thanks ;-)

Etichette: , , ,

Non paghi di leggere - The Disney Trap atto secondo

Appena ricevuta l'email di segnalazione, ho pensato di inserire il video sul blog ed iniziare a farlo girare.

Si tratta del seguito di "The Disney Trap", fortunato video contro le storture del copyright. Questa volta ad essere preso di mira è l'equo compenso sul prestito bibliotecario.

Buona visione!



Etichette: , ,

sabato, marzo 15, 2008

Primoautore e l'angolo (della svista) legale

Qualche giorno fa Punto-Informatico aveva dato notizia di un nuovo servizio online per offrire data certa ad opere dell'ingegno indedite. Una delle possibili soluzioni alternative al deposito SIAE. Il servizio si chiama Primoautore.

Sono andato a guardare il sito e, per deformazione professionale, mi sono subito infilato nell'angolo legale dove, per qualche strana congiuntura spazio/temporale, ho appreso essere tornate in vita disposizioni che sapevo abrogate da almeno un paio d'anni.

Ad esempio si può leggere: "L'apposizione di una marca temporale produce l'effetto giuridico di attribuire 'ad uno o più documenti informatici una data ed un orario opponibili ai terzi' (art. 22, comma 1, lettera g, d.p.r. n. 445/2000)"

Ora, a me risulta che la norma in questione sia stata abrogata dall'art. 91 del Codice dell'Amministrazione Digitale (d.lgs 82/2005, come modificato e integrato dal d.lgs 159/2006) e sostituita dall'art. 20, comma 3 del medesimo Codice.

Così come sono stati abrogati integralmente il D.lgs 10/2002 e il relativo decreto di attuazione, anch'essi richiamati.

E poi ancora quanta imprecisione nell'uso dei termini "qualificati" e "accreditati" con riferimento ai certificatori.

Insomma, se uno vuole offrire al mercato un servizio del genere, magari è anche il caso di spendere due euro in più per la consulenza legale ;-)

Etichette: , ,

venerdì, marzo 14, 2008

Slideshare... primo esperimento

Ho caricato le slide della lezione cui facevo riferimento nel post precedente su SlideShare. Lo conoscevo ma non l'avevo mai utilizzato. Mi ha dato un pò di problemi in fase di caricamento, forse semplici questioni di manutenzioni in corso... vedremo ;-)


Prima settimana di lezioni...

Ieri prima lezione del ciclo di Seminari "Cultura Libera, Società Libera (Il diritto d'autore nel web 2.0)" alla Sapienza, facoltà di Scienze della Comunicazione.

Qualche studente mi ha chiesto di avere le slide che ho utilizzato e i filmati che accompagnavano la presentazione.

Le slide (in attesa di caricarle su slideshare) le trovate qui

Per quanto riguarda i filmati li trovate (tutti o quasi) tra i "preferiti" sul mio canale you tube.

Etichette: , ,

martedì, marzo 11, 2008

In un mondo senza copyright Creative Commons non esisterebbe...

Leggo su Punto Informatico di oggi: "Prendere un DVD e riempirlo di software e contenuti, nati e cresciuti sotto il segno delle licenze aperte, e dimostrare così che un mondo senza copyright è possibile. Questo lo scopo di LiveContent 2.0, l'ultima iniziativa di Creative Commons..."

L'articolo nel suo incipit fa opera di disinformazione.

Un'opera licenziata sotto una delle licenze CC è un'opera tutelata dalla legislazione in materia di diritto d'autore. La licenza ha il solo scopo di dire in che modo i diritti che la legge riconosce all'autore possano o non possano essere esercitati da terzi.


Non è giusto far passare il messaggio che rilasciare una propria opera sotto una delle licenze creative commons significhi privarsi dei diritti sulla stessa.
Creative Commons, che ha fatto della formula "some rights reserved" (in contrapposizione all'arcinota "all rights reserved") il suo marchio distintivo, è un progetto di valorizzazione della tutela autorale, non di negazione della stessa.

Insomma in un mondo davvero senza copyright Creative Commons non avrebbe ragione di esistere.

lunedì, marzo 10, 2008

Yes we can... copyleft, open source e creatività alla Sapienza

Mi sa che sto diventando troppo autoreferenziale però l'evento mi pare interessante... nonostante la mia partecipazione :-)

YES, WE CAN
Copyleft, Open Source e creatività alla Sapienza

La Facoltà di Scienze della Comunicazione della Sapienza di Roma, organizza per il giorno 18 marzo alle ore 10:00, un incontro sul tema della creatività nell’era di Internet che affronterà le tematiche del software libero e delle licenze libere per i contenuti creativi.

Durante l’incontro verrà presentato il film “La Repubblica del Software”, Free/Open Source Software nella Pubblica Amministrazione italiana con contributi di Richard Stallman, Bruce Perens, Ippolita, Renzo Davoli, Mariella Berra, Salvatore Tucci, Wikimedia, Pietro Folena, Vincenzo Vita, Flavia Marzano, Hacklab Cosenza, Vittorio Pagani.

Verranno inoltre presentate le iniziative:

Co.Pi.Da., l’osservatorio della Facoltà di Sc. della Comunicazione sul diritto d’autore e le nuove tecnologie;

Liberius, lo sportello legale gratuito della Facoltà di Sc. della Comunicazione di assistenza alla creatività digitale.

L’evento, in collaborazione con la Free Hardware Foundation, il Linux User Group della Sapienza, il Comitato per la promozione dell’Open source della Provincia di Roma, sarà l’occasione per conoscere la storia e l’evoluzione del free/open source software, e delle licenze alternative al copyright tradizionale, le Creative Commons che hanno rivoluzionato la comunicazione digitale nell’era del Web 2.0.

Per l’occasione i docenti Arturo Di Corinto e Marco Scialdone terranno la lezione “Software libero, Cultura Libera” che terminerà con una sessione di domande e risposte da parte del pubblico.

L’evento, gratuito e aperto al pubblico, avrà luogo il 18 marzo dalle 10:00 alle 14:00 presso il Centro congressi d’Ateneo della Sapienza a via Salaria 113.

Il luogo è raggiungibile dalla Stazione Termini con le linee 86 e 92.

Nota: Negli spazi della conferenza sarà allestito un punto di distribuzione di materiali informativi della Provincia di Roma con distribuzione di penne USB con software libero precaricato sull’esempio dell’amministrazione parigina dell’Ile de France.

Riferimenti: www.dicorinto.it

Coordinamento e informazioni: Paola Filiani p.filiani_at_fastwebnet.it

Etichette: , , , ,

domenica, marzo 09, 2008

Domani si inizia...

Domani inizia il secondo semestre di lezioni della Link Campus e con esse il mio corso in Digital Copyright (il Diritto d'Autore nel Web 2.0) nell'ambito della laurea triennale in Scienze della Comunicazione (e, come insegnamento a scelta, in Giurisprudenza).
Giovedì, invece, parte il ciclo di seminari che, grazie alla disponibilità del Prof. Arturo di Corinto, ho il piacere di coordinare alla Sapienza, presso la facoltà di Scienze della Comunicazione. A proposito, ringrazio ControCampus per la bella "recensione".
Si parte! ;-)

Etichette: , , ,

sabato, marzo 08, 2008

Ieri sera al Naif...

Grazie a tutti quelli che ieri sera sono venuti a sentirci al Naif! C'era davvero un bel pò di gente ed stato bello tornare a calcare le scene. Il prossimo appuntamento è per il 18 aprile, stesso luogo e, presumibilmente, stessa ora.

Keep on rockin' (in a free world) ;-)



Hard to handle - Black Crowes cover StileLibero

Etichette: , ,

giovedì, marzo 06, 2008

Non ho ben capito come riprodurre un "bene culturale"

Oggi Punto Informatico da notizia di un'interessante proposta di modifica al Codice dei Beni Culturali inerente, in particolare, la riproduzione di beni culturali (quelli che il codice definisce come "le cose immobili e mobili che, ai sensi degli articoli 10 e 11, presentano interesse artistico, storico, archeologico, etnoantropologico, archivistico e bibliografico e le altre cose individuate dalla legge o in base alla legge quali testimonianze aventi valore di civiltà") da parte di soggetti privati.

La modifica riguarda in particolare l'art. 108 che, attualmente, così recita:

Articolo 108
Canoni di concessione, corrispettivi di riproduzione, cauzione


1. I canoni di concessione ed i corrispettivi connessi alle riproduzioni di beni culturali sono determinati dall'autorità che ha in consegna i beni tenendo anche conto:a) del carattere delle attività cui si riferiscono le concessioni d'uso;b) dei mezzi e delle modalità di esecuzione delle riproduzioni;c) del tipo e del tempo di utilizzazione degli spazi e dei beni;d) dell'uso e della destinazione delle riproduzioni, nonche' dei benefici economici che ne derivano al richiedente.
2. I canoni e i corrispettivi sono corrisposti, di regola, in via anticipata.
3. Nessun canone e' dovuto per le riproduzioni richieste da privati per uso personale o per motivi di studio, ovvero da soggetti pubblici per finalità di valorizzazione. I richiedenti sono comunque tenuti al rimborso delle spese sostenute dall'amministrazione concedente.
4. Nei casi in cui dall'attività in concessione possa derivare un pregiudizio ai beni culturali, l'autorità che ha in consegna i beni determina l'importo della cauzione, costituita anche mediante fideiussione bancaria o assicurativa. Per gli stessi motivi, la cauzione e' dovuta anche nei casi di esenzione dal pagamento dei canoni e corrispettivi.
5. La cauzione e' restituita quando sia stato accertato che i beni in concessione non hanno subito danni e le spese sostenute sono state rimborsate.
6. Gli importi minimi dei canoni e dei corrispettivi per l'uso e la riproduzione dei beni sono fissati con provvedimento dell'amministrazione concedente.

A modifica approvata l'art. 108 reciterebbe:

Articolo 108
Canoni di concessione, corrispettivi di riproduzione, cauzione


1. I canoni di concessione ed i corrispettivi connessi alle riproduzioni di beni culturali sono determinati dall'autorità che ha in consegna i beni tenendo anche conto:a) del carattere delle attività cui si riferiscono le concessioni d'uso;b) dei mezzi e delle modalità di esecuzione delle riproduzioni;c) del tipo e del tempo di utilizzazione degli spazi e dei beni;d) dell'uso e della destinazione delle riproduzioni, nonche' dei benefici economici che ne derivano al richiedente.
2. I canoni e i corrispettivi sono corrisposti, di regola, in via anticipata.
3. Sono libere le riproduzioni dei beni da parte di soggetti privati per uso personale, per motivi di studio o ricerca, per illustrazione, discussione o critica e per qualsiasi altro scopo non finalizzato all'uso commerciale della riproduzione, nonché da parte di soggetti pubblici per finalità di valorizzazione. Nel caso in cui l'atto della riproduzione richieda l'intervento o la sorveglianza da parte dell'autorità che ha in consegna il bene, è obbligatoria la richiesta da parte del soggetto che intende riprodurre il bene. Eventuali spese aggiuntive sono a carico dei soggetti che riproducono il bene.
4. Nei casi in cui dall'attività in concessione possa derivare un pregiudizio ai beni culturali, l'autorità che ha in consegna i beni determina l'importo della cauzione, costituita anche mediante fideiussione bancaria o assicurativa. Per gli stessi motivi, la cauzione e' dovuta anche nei casi di esenzione dal pagamento dei canoni e corrispettivi.
5. La cauzione e' restituita quando sia stato accertato che i beni in concessione non hanno subito danni e le spese sostenute sono state rimborsate.6. Gli importi minimi dei canoni e dei corrispettivi per l'uso e la riproduzione dei beni sono fissati con provvedimento dell'amministrazione concedente.

La modifica nelle intenzioni dei proponenti dovrebbe consentire la libera utilizzazione di immagini dei beni in questione, a fini non commerciali, con l'esclusione di canoni e procedure autorizzative.

La mia perplessità è la seguente: le procedure autorizzative sono regolate dal precedente art. 107 (Uso strumentale e precario e riproduzione di beni culturali - 1. Il Ministero, le regioni e gli altri enti pubblici territoriali possono consentire la riproduzione nonche' l'uso strumentale e precario dei beni culturali che abbiano in consegna, fatte salve le disposizioni di cui al comma 2 e quelle in materia di diritto d' autore) che, tuttavia, non viene modificato.

L'art. 108, come da rubrica, si occupa della definizione dei canoni di concessione, dei corrispettivi di riproduzione e delle cauzioni.

Dunque il "sono libere le riproduzioni" potrebbe essere interpretato nel senso che non è previsto il pagamento di alcun corrispettivo per le ipotesi ivi indicate, fermo restando quanto stabilito nell'art. 107, comma 1, per quanto attiene all'autorizzazione.

In quest'ottica l'espressione "Nel caso in cui l'atto della riproduzione richieda l'intervento o la sorveglianza da parte dell'autorità che ha in consegna il bene, è obbligatoria la richiesta da parte del soggetto che intende riprodurre il bene", potrebbe essere intesa come la necessità di un'ulteriore richiesta (dunque cumulativa) rispetto a quella che, negli altri casi, andrebbe rivolta onde ottenere il consenso di cui all'art. 107, comma 1.

Mi faccio troppi problemi? :-)

Etichette: , ,

lunedì, marzo 03, 2008

Lettera aperta alla Commissione Open Source

Punto Informatico pubblica oggi una lettera aperta alla Commissione Open Source, istituita lo scorso anno su inziativa della Sen. Magnolfi.

Il tema centrale è quella delle licenze o meglio della loro assenza. Ci sono una serie di programmi messi a disposizione dalla P.A centrale che non riportano alcuna licenza d'uso. Bene, perchè allora non adottare la licenza GNU-GPL e consentire così che quello che è stato pagato con soldi pubblici ritorni nella disponibilità del pubblico e vi torni con una licenza persistente?

La lettera nasce dall'inziativa di Diego Zanga e ha già raccolto una serie di autorevoli adesioni. Sono contento che mi sia stato chiesto di sottoscriverla e l'ho fatto con piacere.

Nel pomeriggio illustrerò i contenuti del documento nel corso del Workshop "Open Source - Open ideas for Public Administration", alla Link Campus - University of Malta

Etichette: ,

sabato, marzo 01, 2008

Wikipedia, i contaballe e la libertà di parola

Doverosa premessa. Non intendo entrare negli aspetti giuridici della vicenda. Sono molto interessanti e spinosi e non saprei affrontarli nelle poche righe di un post.

Fatto: L'AGI batte questa notizia: Domenici querela Wikipedia per diffamazione.

La storia suona più o meno così: il sindaco di Firenze Leonardo Domenici e l'assessore Graziano Cioni decidono di dare mandato ai propri legali affinchè querelino per diffamazione e calunnia il sito internet Wikipedia, per via del contenuto della voce "Leonardo Domenici". In quest'ultima si imputano, infatti, al sindaco e alla sua giunta alcuni provvedimenti e decisioni non veritiere e sulle quali nel 2004 la Procura della Repubblica di Firenze aveva aperto un'inchiesta e per le quali ci sono gia' stati una condanna e alcuni rinvii a giudizio.

Ora siccome la cosa riguarda Wikipedia e non un "Libero" qualsiasi, parte la levata di scudi contro la "censura" e a tutela della "libertà di manifestazione del pensiero".

Sia ben chiaro, non si tratta (tranne isolate voci) di una levata di scudi "tecnica": ossia non si tratta della (giusta) indignazione per la volontà di equiparare il gestore di un sito internet al direttore di una testata giornalistica (eppure... ricordate Aosta?).

Sembra invece una sorta di pretesa di impunità per meriti sul campo. Wikipedia è il progetto collaborativo di maggior successo, l'emblema di un nuovo modello di economia, l'enciclopedia libera etc.

Questo di per sè dovrebbe tenerla immune da "incidenti di percorso". Insomma pare che se uno 'conta balle su Wikipedia, la stessa non dovrebbe risponderne non perchè non eserciti un controllo editoriale sui contenuti alla stregua del direttore di una testata giornalistica (tesi a mio avviso sostenibile), ma perchè è WIKIPEDIA, punto.

Un simile approccio produce, a mio avviso, un effetto collaterale pericoloso: tende a moltiplicare i contaballe su Wikipedia, che in qualche modo si sentono trasformati in martiri della libertà di espressione.

Insomma, a volte gli "amici" fanno più danni dei "nemici".

Etichette: , ,

Powered by Blogger

Iscriviti a
Post [Atom]